Gela. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno confermato la condanna ad un anno e due mesi di reclusione per l’imprenditore Maurizio Melfa. I magistrati nisseni hanno valutato il ricorso presentato dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Giacomo Ventura. L’imprenditore fu coinvolto in un’indagine su fatture rilasciate per sponsorizzazioni, allora concentrate sulla società di volley Heraclea. Per gli inquirenti, si sarebbe trattato di operazioni solo fittizie, per aggirare il fisco. In primo grado, fu scelto l’abbreviato, con la condanna poi impugnata in appello. Anche davanti ai giudici nisseni, la difesa ha escluso l’esistenza di elementi che potessero collegare l’imputato ad operazioni irregolari. Lo stesso Melfa ha sempre parlato di sponsorizzazioni reali. I giudici della Corte di appello, dopo un rinvio tecnico, oggi hanno emesso la decisione, confermando la condanna. Altri imputati, coinvolti nella stessa indagine, sono a processo davanti ai giudici del tribunale di Gela.
Nello stesso procedimento, la condanna era stata pronunciata per una collaboratrice dell’azienda dell’imprenditore. Probabilmente, la difesa valuterà le motivazioni di secondo grado, per poi rivolgersi alla Cassazione.