PALERMO (ITALPRESS) – La città di Palermo scende ancora una volta in campo a sostegno dei diritti di migranti e rifugiati e lo fa ospitando un evento di rilevanza internazionale, una due giorni di dibattiti alla presenza di diversi sindaci italiani e stranieri e con una serie di organizzazioni non governative presenti in città. ‘From the sea to the city’ è il nome del consorzio che è già attivo dal giugno 2020 e che con l’impulso della città di Palermo insieme a quella di Potsdam, in Germania, ha riunito in un unico network le tante realtà, tra comuni, società civili e Ong, che costantemente si occupano dei diritti umani e che operano attivamente nel salvataggio dei migranti. E ‘From the sea to the city’ è anche il nome del progetto che verrà portato in scena proprio nel capoluogo siciliano domani e sabato 26 per dare un segnale forte all’Europa che nel frattempo si riunisce a Bruxelles per parlare ancora una volta del tema delle migrazioni con il rischio di un ennesimo nulla di fatto sul fronte delle decisioni. Saranno presenti una serie di sindaci di città che da tempo sono in prima linea sul tema del rispetto dei diritti umani e altri primi cittadini che invece per la prima volta vogliono lanciare un messaggio in tal senso. Hanno aderito, per citarne alcune, le città di Valencia, Parigi, Marsiglia, Monaco di Baviera, Barcellona, e le italiane Bologna, Bari, Reggio Calabria, Bergamo, oltre alle città portuali siciliane di Lampedusa, Pozzallo, Porto Empedocle e a Tunisi. A fare da padrone di casa le città di Palermo e Potsdam, che hanno per prime dato vita al consorzio. L’obiettivo della conferenza è quello di sviscerare una questione che troppo spesso viene ridotta a slogan e che non gode dell’attenzione dovuta in ambito europeo, come ha sottolineato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “Basta con le chiacchiere – ha detto – stop con dibattiti interminabili dell’Europa che servono come alibi per non accorgersi che migliaia di persone muoiono in mare. Gli stati europei sono egoisti nel scegliere chi ospitare e chi no, nel frattempo c’è un genocidio dei migranti. Il primo dovere dell’Europa è quello di salvare le vite umane. L’Europa al momento impedisce di arrivare a quei soggetti che, contemporaneamente, proprio dall’Europa hanno ricevuto il diritto a starci – ha spiegato con fermezza Orlando – Si fanno pagare a queste persone gli scafisti con un costo 4-5 volte maggiore rispetto a quello di un volo. E’ un reato, l’Unione Europea è responsabile penalmente perchè non permette ad alcuni cittadini africani di usufruire di un diritto esistente”. Il momento clou della giornata di domani sarà costituito con la presentazione e la firma di un documento ufficiale in cui le città coinvolte aderiscono a questa disponibilità concreta di ospitare i migranti indipendentemente dal porto di sbarco e di fornire un appoggio costante per evitare che si possano ripetere tragedie come quelle viste negli ultimi anni nel Mediterraneo. Il documento sarà utile per le città che hanno aderito nell’ambito di un’azione di convincimento nei confronti dei rispettivi stati e dunque dell’Ue. L’obiettivo di questo evento che si dipana nell’arco di due giorni, dunque, è quello di passare dalle parole ai fatti. Un prologo di questo appuntamento andrà in scena già oggi pomeriggio con la visita da parte dei sindaci già arrivati a Palermo della Sea Watch ancora in stato di fermo amministrativo al porto. (ITALPRESS).