Gela. Sono giorni di scadenze anche per le sorti del maxi progetto fotovoltaico della cooperativa Agroverde.
Il finanziamento del Cipe. Nelle prossime ore, infatti, scatta il termine ultimo per la conferma del finanziamento nazionale assicurato dal Cipe per circa 19 milioni di euro. Non a caso, i tecnici del consorzio che si occupa di gestire la pratica Agroverde hanno chiesto risposte immediate alla cooperativa del presidente Stefano Italiano, al momento senza ottenere riscontro. Non è da escludere l’invio imminente di un nuovo sollecito. Senza risposte, il consorzio potrebbe richiedere l’eventuale rifinanziamento, escludendo però il gruppo Agroverde. In bilico, ci sono anche 14 milioni messi sul tavolo dalla regione. Lo stesso Stefano Italiano, nelle scorse settimane, aveva preannunciato risposte definitive sui nuovi investitori entro il 30 giugno.
L’autorizzazione unica scade a luglio. Manca meno di un mese, secondo fonti vicine alla procedura, alla scadenza dell’autorizzazione unica rilasciata per la realizzazione di un progetto da 300 milioni di euro che, tra le contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio, avrebbe dovuto dare vita al polo agrofotovoltaico più grande d’Europa. Al momento, però, tutto è fermo mentre la nuova giunta del sindaco Domenico Messinese ha provveduto a richiedere l’intera documentazione presente a Palazzo di Città: l’obiettivo è analizzarla per delineare le prossime mosse.
Nuovi ricorsi al Tar. Gli ex proprietari dei terreni espropriati attendono molte delle indennità ancora dovute e il gruppo edile Mondello, titolare dei contratti per la realizzazione dei lavori, si trova ad affrontare una procedura giudiziaria che dovrebbe servire ad evitare il fallimento e a sanare i tanti crediti ancora scoperti. Intanto, nuovi ricorsi al tribunale amministrativo regionale di Palermo sono stati depositati dai legali degli ex proprietari dei terreni occupati dai cantieri. Il riavvio dei lavori, a questo punto, appare tutt’altro che dietro l’angolo.
La replica del consorzio. “Nei confronti della cooperativa Agroverde – scrivono i funzionari del consorzio S.P.A.S. – non c’è nessuna azione di sostituzione in quanto tutti i tecnici del consorzio e della parte finanziaria di Agroverde stanno lavorando per la chiusura e la stipula dei contratti al fine di realizzare il progetto così come previsto nella fase di autorizzazione”. Dal consorzio, inoltre, fanno sapere che eventuali sviluppi della procedura verranno resi noti solo per il tramite di comunicazioni ufficiali.