Gela. Sui progetti e sulla possibilità di un tavolo politico che potesse effettuare verifiche sugli iter, spesso in ritardo, e sulle procedure per i finanziamenti, la tensione interna ai pro-Greco c’era ed è rimasta, anche questa sera in aula. La maggioranza più vicina al sindaco Lucio Greco ha fatto blocco e la mozione del gruppo “Liberamente” non è passata. I consiglieri Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti l’hanno portata in aula, ribadendo l’importanza di un monitoraggio, davanti ai casi di definanziamento. Sabato scorso, con la riunione indetta dal sindaco Lucio Greco, probabilmente si è tentata la strada della mediazione, ma i consiglieri di “Liberamente” sono andati avanti, fino a questa sera. Non ci sarà nessun “tavolo tecnico”, come nella versione emendata della mozione, né una commissione politica. Undici consiglieri di maggioranza hanno detto no, a fronte di sette voti favorevoli, ovvero quelli di Casciana e Grisanti, supportati dall’opposizione (dal Pd fino alla Lega passando per “Avanti Gela” e l’indipendente Paola Giudice). Il vicesindaco Terenziano Di Stefano e i consiglieri di “Una Buona idea”, ma anche il gruppo di “Un’Altra Gela”, Forza Italia, Udc e “Impegno Comune”, si sono allineati sul no. Di Stefano ha fatto un excursus dei progetti riportati nel testo della mozione, sottolineando come ci siano procedure in corso, dalla portualità e fino al recente tentativo di ottenere un finanziamento ministeriale per la riqualificazione di Montelungo. Ha richiamato “Agenda Urbana”, l’iter per la messa in sicurezza dell’ex discarica Cipolla e non solo. Per la maggioranza vicina al sindaco, la commissione “politica” sarebbe stata un doppione, sovrapponendosi all’attività delle commissioni consiliari ma del gruppo di lavoro sul porto. Il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli ha bollato la mozione dei “compagni” di maggioranza come “confusionaria”. Anche il presidente della commissione sviluppo economico Rosario Faraci ha sollevato diversi dubbi sull’utilità di un monitoraggio delegato ad un tavolo tecnico. Il capogruppo forzista Luigi Di Dio ha definito la proposta come “non idonea”. “Probabilmente, è il termine governance che ha destabilizzato qualcuno – ha spiegato Grisanti – le indicazioni arrivate dal vicesindaco Di Stefano le ritengo discrezionali ed esclusivamente personali. Con la mozione stiamo cercando anche di coinvolgere l’opposizione, così da arrivare ad un atteggiamento di responsabilità. Non capisco la confusione della quale parlano alcuni consiglieri. A questo punto, attraverso la presidenza del consiglio, invito il sindaco a portare in aula la relazione sull’attuazione del programma e la valutazione dei risultati prodotti da consulenti ed esperti”.
Senza toni da aperto scontro verbale, c’è stata però forte contrapposizione interna nella maggioranza. “Quelle fornite questa sera mi sembrano risposte preconfezionate – ha detto invece Casciana – come se ci fossero stati input dall’esterno. Non abbiamo mai avuto l’intenzione di delegittimare l’attività, fondamentale, svolta dalle commissioni consiliari”. Il no alla mozione sulla “governance” dei progetti, sembra piuttosto chiaro, potrebbe isolare ancora di più i consiglieri “critici” del gruppo di “Liberamente”, che già da mesi seguono una scia, spesso in assoluta controtendenza rispetto a quella impressa dal sindaco Lucio Greco e dagli alleati a lui più vicini.