Gela. Il rischio è forte, ovvero l’archiviazione dell’intera procedura per la riperimetrazione e l’ampliamento del Sito di interesse nazionale, fondamentale per arrivare ai fondi ministeriali per le bonifiche. Si andrebbe incontro ad un nulla di fatto, con gravi ripercussioni. Quello che sembrava un percorso già tracciato, invece è ancora incompleto. Lo scorso anno, su impulso dell’assessore Terenziano Di Stefano, gli uffici del Comune trasmisero alla Regione la cartografia, con la nuova perimetrazione del Sin, ampliato ad alcune aree inizialmente escluse, compresa quella dell’ex discarica industriale di Marabusca (una delle bombe ambientali mai messa in sicurezza). La Regione ha successivamente trasmesso gli atti al ministero. Da Roma, pare dopo altri solleciti, a fine maggio sono tornati a bussare alla Regione, segnalando che la documentazione sul Sin locale non era ancora completa. Sembra mancassero cartografie aggiornate da inserire successivamente nel sistema informatico del ministero. I tecnici del dipartimento regionale acqua e rifiuti hanno a loro volta sollecitato gli uffici del municipio, fissando un termine perentorio per trasmettere gli atti. Ad inizio settimana, le integrazioni richieste dal ministero sembra siano state trasmesse dai tecnici del Comune. E’ stato il senatore grillino Pietro Lorefice, che segue diversi iter per le procedure di bonifica sul territorio, ad accorgersi che la documentazione mancante non era ancora arrivata a Roma.
“Ho effettuato un accesso agli atti, per verificare lo stato della procedura – dice – ed è effettivamente emerso che il ministero non aveva ancora ricevuto la cartografia adeguata. Il ministero ha scritto alla Regione, dandogli un termine perentorio, e Palermo ha trasmesso la richiesta a Palazzo di Città, sempre con un termine preciso per dare seguito. Da notizie informali, sembra che il Comune abbia adempiuto. Una cosa è certa, il rischio, se non si procede con celerità, è l’archiviazione di tutta la procedura, come era riportato nella nota inviata dal ministero. Chi aveva spiegato che la procedura per la riperimetrazione del Sin era stata già completata ha dato informazioni imprecise, non vere”. Senza i fondi del ministero è praticamente impossibile pensare ad interventi di bonifica delle ex aree industriali e di discariche molto pericolose come Marabusca. Ancora oggi, nonostante la procedura per ampliare il Sin, la percentuale delle bonifiche completate è minima.