Gela. Il confronto sul caso Timpazzo, all’interno dell’assemblea della Srr4, slitta a domani. Oggi, infatti, in prima convocazione, non è stato raggiunto il numero minimo di presenze. Le posizioni, sul progetto di aumentare il quantitativo di rifiuti destinati al sito di Timpazzo, almeno tra i sindaci della Srr, sembrano decisamente differenti. Il primo cittadino Lucio Greco, dopo l’esito dell’incontro di ieri, in Regione, ha criticato le scelte dell’assessorato retto da Daniela Baglieri, dicendosi contrario ad aumenti spropositati dei conferimenti, che aprono altri rischi ambientali per la città, nonostante il parere favorevole rilasciato dalla commissione tecnica. Solo una settimana fa, sembrava che l’assemblea della Srr, presieduta da Filippo Balbo, fosse compatta sul no. Invece, la riunione a Palermo ha indotto Greco a spiegare di essere “solo”, contro il progetto del governo Musumeci. A supporto del sindaco, nelle scorse ore nuovamente contestato dalla grillina Virginia Farruggia, si schierano invece gli esponenti di “Una Buona Idea”. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano, i consiglieri Davide Sincero e Rosario Faraci, insieme agli esponenti cittadini, non accettano le imposizioni che arrivano da Palermo. “Il progetto dell’ampliamento della discarica di Timpazzo non soltanto ci appare inaccettabile e per tale ragione ci vede oppositori convinti ma ci appare oltraggioso per la comunità tutta. La Regione, rispetto alla decisione dell’ampliamento da 450 tonnellate di rifiuti a 950 – scrivono in una nota i rappresentanti del movimento politico – non soltanto non concilia per trovare una soluzione mediana ma fa di più, tratta la città come la sua personale discarica. Decisioni di questo tipo, ammesso e concesso che siano accettabili, e per noi non lo sono, vanno assunte avendo cura del territorio e prefigurandosi gli effetti devastanti che subirebbe all’atto del conferimento maggiorato dei rifiuti. Ma questo non sembra un tema importante per la Regione. Non si tratta, aprioristicamente, di chiamarsi fuori e di farsi trovare sordi al richiamo dei Comuni limitrofi che hanno necessità di ampliare il conferimento e quindi maggiorarlo. Gli altri Comuni ci troveranno pronti al loro eventuale richiamo, ma questo però non può significare l’accettazione supina di decisioni potenzialmente pregiudizievoli per il nostro territorio, soprattutto se le decisioni giungono senza prima concordarle con il territorio, dal quale, cosa peggiore, si pretende sempre qualcosa”. I civici ricordano i tanti precedenti, che hanno si fanno sentire nel rapporto con la Regione. “Pare consuetudine consolidata da parte della Regione prendere ad oltranza da questa città e dare poco o nulla, quando invece chiede l’assunzione di impegni concreti. Basterebbe pensare, solo per fare un esempio, all’annosa questione del porto o al miglioramento delle arterie stradali, come la Gela-Comiso o la Gela-Catania – continuano i civici -non lo diciamo solo per difendere la nostra posizione di oppositori alla decisione assunta dalla Regione, lo diciamo a riprova di quanto questa città sia stata spesso solo dissanguata. Molto è stato promesso e molto è stato tolto e questa forma di sfruttamento non può essere più tollerata. È storia inoltre che proprio questa città, con questa amministrazione, quando sul tema dei rifiuti si è trovata in difficoltà, ha dovuto conferire fuori dalla Sicilia e non ci pare che in quella occasione la Regione si sia prodigata per tenderci una mano. Oggi, ancora una volta, pretende la nostra. Non avrà la nostra mano in merito al tema dell’ampliamento e non perché attendessimo di negargliela ma perché, piuttosto, non possiamo essere complici di decisioni che danneggiano il territorio”.
Il gruppo di “Una Buona idea” sta con il sindaco e chiaramente prende le distanze da scelte del governo regionale, che però è supportato da alleati, in giunta, sia dei civici che del sindaco.