Gela. E’ stata confermata la condanna del ventisettenne Vittorio Graziano Comes, accusato del devastante rogo del bar “Belvedere”. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno ribadito quello che era già stato deciso dal gup del tribunale di Gela, quattro anni di reclusione. Le fiamme distrussero completamente il locale, che era stato appena inaugurato dalla nuova gestione. Il giovane, difeso dall’avvocato Davide Limoncello, ha sempre escluso di essere l’incendiario, ripreso dai sistemi di videosorveglianza dell’attività commerciale. Diversi particolari, ricostruiti dai pm della procura e dai carabinieri, strinsero il cerchio intorno a lui. Sia il Comune che il proprietario dell’attività sono stati parti civili nel giudizio e in appello i legali Marco Granvillano e Valentina Lo Porto hanno concluso per la conferma della decisione di primo grado. La difesa ha ribadito l’assenza di elementi certi per collegare Comes all’incendio. L’imputato, secondo la versione difensiva, non avrebbe avuto alcuna ragione per agire e distruggere il locale.
I giudici nisseni hanno confermato la decisione. La difesa impugnerà, rivolgendosi alla Cassazione.