Gela. “La confusione sulle vaccinazioni non fa bene a nessuno”. Il sindaco Lucio Greco si unisce al dolore e al ricordo per Zelia Guzzo, l’insegnante trentasettenne, oggi ricordata con un sit-in, davanti palazzo di giustizia. “Zelia non aveva patologie quando si è sottoposta alla vaccinazione anti-Covid. Le è stato iniettato il siero AstraZeneca e, come accertato dall’esame autoptico, è deceduta, dopo alcuni giorni di agonia, a causa di una trombosi. Non voglio addentrarmi negli aspetti tecnici della vicenda – spiega Greco – non è questa la sede e rischierei anche di essere frainteso. La vaccinazione resta, ad oggi, l’unica strada per uscire dall’incubo della pandemia, e nessuno può sottrarsi a quello che oggi rappresenta un vero e proprio gesto di responsabilità civile. Ma le cose devono essere fatte bene, le persone devono arrivare alla vaccinazione completamente consapevoli dei rischi di possibili reazioni avverse, e per Zelia Guzzo pare non sia stato così. Questa confusione non fa bene a nessuno, e potrebbe scoraggiare e spaventare molti”.
Come hanno già fatto alcuni presidenti di Regione e amministratori locali, Greco critica l’assenza di regole certe per gli open day. “Non è ammissibile annunciare open day in pompa magna e poi, dopo pochi giorni, assistere a disarmanti dietrofront con tanto di sequestri di lotti o divieto di somministrazione agli over 60 di ben due vaccini dei quattro disponibili in Italia. E’ davvero inconcepibile tutto ciò – continua – quando già una buona parte della popolazione ha ricevuto la propria dose e tra questi anche molti dei nostri ragazzi. Urgono la massima cautela e la massima chiarezza perché nessuno deve essere vittima sacrificale sull’altare della sperimentazione. Il fatto che le reazioni avverse gravi si possano avere solo in casi sporadici non significa nulla. Ogni vita vale ed è preziosa. Zelia aveva il diritto ad essere informata sui rischi reali che correva e, come lei, tutte le altre vittime, sia quelle per le quali la correlazione con il vaccino è stata dimostrata, come in questo caso e in quello del militare di Augusta, sia per quelle per le quali resta il dubbio”. Il sindaco conferma di stare seguendo il caso della famiglia dell’insegnante e ripete “chiedo verità e giustizia per Zelia Guzzo”.