Gela. I fatti, anche molto gravi, si sono susseguiti. Ieri, solo l’ultimo in ordine di tempo, con una giovane donna che ha tentato di togliersi la vita, lanciandosi dal balcone di una casa famiglia, a Caposoprano. E’ stato necessario il trasferimento in una struttura ospedaliera del palermitano, perché il reparto di psichiatria del “Vittorio Emanuele” è fermo da oltre un anno, praticamente dall’inizio della pandemia. La donna è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. Non c’è una struttura ospedaliera disponibile in città e non ci sono medici. Di conseguenza, anche i casi più gravi devono trovare collocazione in giro per la Sicilia, se non addirittura fuori Regione.
Da anni, sul territorio è alta la percentuale di pazienti con disturbi psichici, ma la risposta sanitaria è decisamente debole, senza una struttura adeguata.