Gela. L’elenco è lungo e i dem non hanno tralasciato praticamente nulla. Le compensazioni Eni, quelle minerarie, il Patto per il Sud e il maxi taglio della darsena commerciale, da 140 milioni di euro. Sono tutte tappe, secondo il segretario cittadino Guido Siragusa e gli esponenti del partito, di “un’evidente incapacità amministrativa”. Quei finanziamenti sarebbero dovuti diventare investimenti e lavori. Da sette anni, in sostanza dalla firma del protocollo di intesa che ha sancito la riconversione green di Eni, la politica ha latitato e quei soldi sono rimasti lettera morta. I dem chiaramente si rivolgono al sindaco Lucio Greco e alla sua amministrazione. L’avvocato, di recente, ha parlato di “macerie” lasciate dal centrosinistra, a cominciare dal Pd. “I 32 milioni delle compensazioni Eni, i 21 milioni delle compensazioni minerarie, i circa 70 milioni di euro del Patto per il Sud, sono queste le macerie che ha lasciato il Pd – ha detto Siragusa nel corso di una conferenza stampa – purtroppo, non c’è stata la capacità di dare seguito. Noi abbiamo lasciato soldi, finanziamenti e progetti, bisognava realizzarli. E’ colpa del Pd se su 32 milioni di euro delle compensazioni Eni ne sono stati spesi solo 1 milione 800 mila? E’ colpa dell’opposizione se quasi 34 milioni di euro del Patto per il Sud sono stati definanziati, mentre opere per 17 milioni non sono state ancora realizzate e ci sono lavori in corso, non ancora terminati, per poco più di 3 milioni? E’ responsabilità del Pd se c’è stato un definanziamento da 140 milioni di euro per la darsena commerciale, un’opera veramente strategica per il rilancio della portualità locale? Sono dati, sono numeri, sono documenti. Io spero che l’anno prossimo l’amministrazione comunale, documenti alla mano, indichi l’elenco completo di quanto fatto. I progetti partiti fino ad ora sono risalenti al periodo del governo di centrosinistra, che tutto ha fatto in Regione salvo che definanziare, anzi”.
Siragusa, supportato dal deputato regionale Giuseppe Arancio, dai consiglieri comunali, dal segretario provinciale Peppe Di Cristina e dai dirigenti, ha fatto una disamina complessiva, partendo proprio dai dati, mentre in settimana la commissione industria del Senato, nella risoluzione approvata, ha proprio messo in luce una serie sempre maggiore di ritardi e inefficienze, che hanno reso l’area di crisi e l’accordo di programma, semplici scatole vuote. “Si dovrebbero lasciare fuori le polemiche su temi di questo tipo – aggiunge Siragusa – stiamo parlando del futuro della città e di quello dei nostri figli”. Tra i tanti nodi, spesso segnalati ancora oggi a Palazzo di Città, c’è quello della progettazione. I finanziamenti si perdono o addirittura spesso non si partecipa neppure ai bandi, perché mancano i progetti. “Il problema è la progettazione? – conclude il segretario democratico – sicuramente, non si risolve affidandola alla Ghelas. Se si dovesse andare in questa direzione, noi faremo le barricate”. I dem ribadiscono la loro posizione e contrattaccano dopo le “macerie” citate da Greco e anche il no alla cabina unica di progettazione affidata a Ghelas è un’altra trincea politica scavata dai democratici, che non hanno mai sostenuto la linea gestionale del manager Francesco Trainito.