Gela. Quasi ottantamila euro di contravvenzioni e un’ordinanza di chiusura sono state inflitte a tre gestori di centri scommesse on-line. S’indaga sull’ipotesi di gioco d’azzardo. Sarebbero accusati di gioco d’azzardo. E’ questo un primo bilancio dell’attività interforze, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, avviata in città per garantire la regolarità dei numerosi centri scommesse all’interno del perimetro urbano. L’indice accusatorio è puntato sull’utilizzo, con collegamento internet, di siti stranieri non autorizzati e il mancato versamento della sanatoria prevista dalla finanziaria del 2014, fissata in una retta da diecimila euro. I punti scommesse passati al setaccio sarebbero almeno dieci. Di questi cinque sono risultati irregolari, tre dei quali sono stati raggiunti da multe salatissime. Uno di questi, ubicato nel rione Caposoprano, è stato costretto ad abbassare la saracinesca e chiudere l’attività commerciale. Le forze dell’ordine gli avrebbero riscontrato troppe irregolarità, tanto da notificargli una multa da circa 50 mila euro. Anche in questa circostanza, il gestore non aveva pagato la retta di sanatoria prevista dai Monopoli di Stato.
Sanzioni fino a 18 mila euro. Non è andata meglio ad altri centri scommessa particolarmente frequentati in città. Dovrà pagare quasi 18 mila euro il gestore del centro del rione Settefarine, nell’estrema periferia a nord della città. Multa esosa, ma leggermente inferiore, per il centro scommesse del quartiere Cappuccini. In questa circostanza gli agenti di polizia, fiamme gialle e militari dell’arma avrebbero notificato una contravvenzione pari a 16 mila euro. I controlli sono stati estesi a molte attività commerciali che effettuano le scommesse on line. Non trapelano ulteriori indiscrezioni sul controllo interforze avviato nel territorio. Secondo i bene informati, gli ispettori avrebbero iniziato a monitorare le attività del centro storico estendendo le verifiche anche alla periferia della città.