L’eterno porto rifugio, comitato ha incontrato Musumeci: “Più attenzione per la città”

 
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Una delegazione del comitato

Gela. Quando si concluderà l’eterno affare dei lavori del porto rifugio, ancora oggi non è facile capirlo. Tra Palermo e Roma, l’unica certezza è che il porto è perennemente insabbiato e del tutto inaccessibile. La scorsa settimana, anche se la conferma ufficiale è arrivata solo adesso, una delegazione del comitato pro-porto è stata ricevuta dal presidente della Regionee Nello Musumeci, al quale più volte i componenti si sono appellati. Hanno ribadito, davanti al governatore, l’esigenza che si dia priorità al porto rifugio, arrivando alla gara e all’avvio dei lavori. Gli annunci si sono susseguiti, ma ad oggi nulla si è veramente sbloccato. Di recente, dopo mesi di attesa, dalla Regione sono partite le integrazioni richieste da Ispra.

“Speriamo che la nostra istanza di maggiore attenzione per il porto possa avere effetti – spiegano i componenti del comitato – ad oggi, Gela è l’unica città siciliana che si affaccia sul mare a non avere un porto efficiente, totalmente insabbiato e abbandonato. Noi non molleremo fino a quando la città non avrà un porto veramente funzionale”.

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