Gela. Neanche il centro storico della città è immune dai luoghi del degrado che ormai è possibile trovare in qualsiasi angolo del perimetro urbano.
Uno tra i più evidenti si trova ad esempio nelle vie a nord del quartiere San Giacomo. A meno di una cinquantina di metri dalle mura della Chiesa, in via Martorana, ad esempio, una micro discarica insiste a ridosso di diverse abitazioni.
Cumuli di rifiuti che sono lì abbandonati da diversi mesi senza che nessuno li abbia mai rimossi e che da tempo ormai sono ricettacolo di ratti e parassiti.
Ma è inoltrandosi nel dedalo di viuzze che compongono il quartiere storico cittadino che ci si rende conto che qui il servizio di spazzamento e di raccolta dei rifiuti non funziona come dovrebbe. Sui marciapiedi e lungo le vie i passanti sono costretti a fare lo slalom tra sacchetti ed immondizia abbandonata sul ciglio della strada.
L’esempio più lampante della situazione del degrado è però l’angolo tra via Guccione e via Bonanno. Qui da anni in un terreno privato abbandonato si è formata una vera e propria discarica di rifiuti e materiale inerte che i cittadini denunciano inascoltati ormai da tempo, come conferma Massimiliano Giorrannello, uno dei rappresentanti del comitato di quartiere.
L’idea del comitato era di ripulire la zona e posizionare al posto dei rifiuti un monumento in ricordo di Giovanni Guccione, tenente del 76° Reggimento Fanteria dell’Esercito Italiano, eroe della Prima Guerra Mondiale e medaglia d’oro al valor militare. Un modo per onorare un eroe gelese e creare una piazzetta che potesse essere fruita dagli anziani della zona. Una richiesta che era stata sposata dall’amministrazione a cui però non è stato dato alcun seguito.
I residenti lamentano l’assoluta mancanza di interventi nel quartiere, nonostante le rassicurazioni di Palazzo di Città. Eppure nell’ultimo anno e mezzo, raccontano i membri del comitato, il sindaco ha visitato il quartiere più volte promettendo interventi immediati. Promesse che però non sono mai andate oltre gli annunci.