Gela. Intorno ai rifiuti e alla gestione complessiva del sistema locale si muovono tanti destini politici e l’amministrazione comunale non è chiaramente immune. Nelle ultime settimane, la Regione ha fatto capire che guarda a Timpazzo, come piattaforma integrata di riferimento, anche perché completamente pubblica. E’ in atto il progetto per aumentare il quantitativo di rifiuti conferibile nel sito, così da dare soluzioni ad un’emergenza acuita dallo stop quasi totale del sito di Lentini. Movimento cinquestelle e Pd incalzano, sollevando il rischio che Timpazzo si trasformi nella nuova “discarica di Sicilia”. Il sindaco Lucio Greco, a sua volta, sembra piuttosto incline a non far passare progetti di questo tipo, nonostante non abbia veicolato molti messaggi pubblici. “Abbiamo già fatto sapere che noi siamo contrari all’aumento dei rifiuti destinati a Timpazzo – dice – siamo in una fase di emergenza sull’isola e stiamo cercando di capire come la Regione voglia gestire questo momento. Faremo di tutto per evitare che tutti vengano a conferire a Gela”. Allo stesso tempo, l’avvocato pare piuttosto convinto che davanti a scelte emergenziali, disposte dalla Regione, l’amministrazione comunale possa fare poco. “Di fronte ad ordinanze contingibili e urgenti del presidente della Regione non possiamo fare nulla”, aggiunge. Lunedì, è in programma l’assemblea dei sindaci della Srr4 e Greco non nasconde di attendere un’accelerazione sul passaggio del servizio rifiuti da Tekra (ancora in proroga) alla “Impianti Srr”.
“Stiamo spingendo affinchè il passaggio avvenga prima possibile – dice ancora – così, ci libereremo di questa società che purtroppo continua a svolgere il servizio in maniera non efficiente e si vede. Forse, perché sa che a breve dovrà lasciare le attività. Cerchiamo sempre di porre riparo a loro inefficienze”. A Palazzo di Città, è stato deciso di provvedere con gli operatori di Ghelas per gli interventi di rimozione delle erbacce lungo le strade, nonostante questo tipo di attività spetti all’azienda campana, che pare abbia comunicato di non poterlo coprire.
