Gela. “Per anni, hanno chiesto alla mia azienda di pagare somme spropositate per la Tarsu. Adesso, i funzionari del Comune si stanno ricredendo. Invito tutte le società in questa condizione a farsi avanti”. “Non accetto soprusi”. L’imprenditore Salvino Legname, dopo mesi di richieste agli uffici di Palazzo di Città inoltrate dal legale Luigi Costa, ha ottenuto non solo un sopralluogo nell’area della sua azienda di rettifica motori di contrada Brucazzi ma anche il riconteggio delle cartelle “pazze” che hanno messo in difficoltà la cooperativa e i suoi soci. “Per quanto riguarda la nuova Tari – continua – ci era stata notificata una cartella da 2 mila euro adesso ridotta a circa 940 euro. Sul fronte Tarsu, invece, sono arrivati a chiedere fino a 10 mila euro all’anno poi ridotti a 4 mila. Noi andremo avanti perché, in base ai calcoli dei tecnici di fiducia, dovremmo pagare meno di 800 euro all’anno. Non accettiamo soprusi da nessuno”.