Assenteismo in ospedale, indagati al riesame: respinte le accuse

 
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I dipendenti vennero monitorati attraverso sistemi video

Gela. Si sono difesi gli indagati nell’inchiesta “Exit”, accusati di assenteismo. Si tratta di dipendenti di Asp, soprattutto in servizio all’ospedale “Vittorio Emanuele”. Ieri, i difensori di diversi coinvolti hanno spiegato le ragioni dei loro assistiti, davanti ai giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta. Per tre di loro è stata disposta la sospensione dal servizio per un anno. Quattro, invece, hanno l’obbligo di firma. In totale, compresi gli indagati senza alcuna misura, sono diciotto i coinvolti. Per alcuni di loro, il riesame verrà trattato nelle prossime settimane. Tutti hanno escluso di aver mai violato le norme in materia di presenze in servizio e uso del badge, sostanzialmente spiegando di essersi mossi solo per ragioni di attività e per rispondere alle disposizioni dei superiori. Con il riesame, le difese hanno chiesto di rivedere i provvedimenti firmati dal gip del tribunale, su richiesta dei pm della procura.

L’indagine, con il monitoraggio dei dipendenti accusati, è stata condotta dai poliziotti del commissariato. Tra i difensori che si sono rivolti al riesame, ci sono gli avvocati Filippo Spina, Antonio Gaglano, Davide Limoncello, Flavio Sinatra e Vittorio Giardino.

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