Gela. Un percorso travagliato che, alla fine, si è concluso come previsto. L’illuminazione pubblica diventa privata almeno per i prossimi vent’anni.
L’appalto a due cooperative emiliane. A gestire il servizio saranno gli operatori del raggruppamento temporaneo d’imprese composto dalle cooperative emiliane Concordia e Consorzio Cooperative Costruzioni insieme all’azienda locale Coge impianti. Un appalto da 1.914.000,00 euro all’anno. L’aggiudicazione della gara, fino all’ultimo momento, è sembrata in bilico. I tecnici di Palazzo di Città avevano sollevato non pochi dubbi, anzitutto, sull’ammissibilità dell’offerta presentata dalle coop emiliane. Non a caso, durante l’estate, si diede vita ad una sorta di braccio di ferro tra il responsabile unico del procedimento e la commissione di gara. Venne addirittura chiesto un parere legale al professionista catanese Agatino Cariola che diede comunque il benestare all’offerta.
Il sospetto di “gravi violazioni”. Poche settimane dopo, però, lo stesso rup municipale scriveva ufficialmente di aver individuato “gravi violazioni definitivamente accertate rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse” da parte degli imprenditori della Coge impianti. La conseguenza fu immediata, con l’avvio della procedura di revoca dell’affidamento. Ad inizio dicembre, però, gli imprenditori gelesi sono riusciti a trasmettere tutta la documentazione utile a smentire qualsiasi sospetto. In sostanza, alla data di presentazione dell’offerta non ci sarebbero “violazioni definitivamente accertate” nei confronti della stessa Coge. Quindi, via libera definitivo dai tecnici del settore comunale lavori pubblici e appalto assegnato alle cooperative emiliane, salvo ripensamenti dell’ultimo momento.
