Gela. Ha spento cento candeline, mostrando un aspetto giovanile che già nel 1965 gli aveva permesso di lavorare per le ferrovie dello stato a Francoforte. Francesco Borgese, uomo d’altri tempi, ha festeggiato un traguardo importante condividendo questa gioia con la sua famiglia. Padre di quattro figli dai quali sono nati cinque nipoti. Cento anni, un animo giovanile e una buona condizione fisica. Una vita contrassegnata da gioia e dolori, passando per la disperazione della guerra alla crisi economica degli anni sessanta e di quella dei nostri giorni. Solo 13 anni perse la moglie nel giorno del loro sessantesimo anniversario di matrimonio. “Il mio sogno è stato realizzare la mia casa – ha detto nonno Francesco – non ho nessun rimpianto”. Nella sua vita è passato dalla prigionia all’arruolamento fino a diventare istruttore militare e successivamente commissario straordinario della sezione reduci e combattenti. Si candidò tra le fila della Dc per volontà di Salvatore Aldisio.