Gela. “Il Movimento 5 stelle mantiene tutti gli impegni assunti. Lo ha già dimostrato”.
Il vice presidente della Camera in piazza. Lo ha ribadito dal palco di piazza Umberto I il vice presidente della Camera Luigi Di Maio. Il deputato nazionale è arrivato in città a sostegno della candidatura di Domenico Messinese. Nonostante la pioggia e un meteo piuttosto incerto, la piazza si è riempita davanti agli interventi dello stesso Di Maio e del candidato Messinese.
Di Maio ha ribadito. “Noi siamo quelli che dopo esser stato eletti abbiamo restituito 10 milioni di euro. C’è una differenza tra parole e fatti e si chiama credibilità. Noi abbiamo avuto una contestazione a Roma a Paola Taverna da una persona indagata per mafia capitale. Messinese sindaco realizzerà il programma che vi ha detto. Sono rimasto allibito di un dispositivo della Corte dei conti sul sindaco uscente accusato di “inefficacia, inefficienze e approssimativa gestione finanziaria dell’ente. Ci dicevano che le cose non possano cambiare. Noi sappiamo che le cose le possiamo cambiare. Piccitto a Ragusa non ha fatto pagare la tari. in provincia di Venezia un assessore di 18 anni ha utilizzato studenti universitari per rilanciare il turismo. Gela ha la possibilità di buttare giù il peggiore governatore della storia. Prendiamoci Gela. La Sicilia sarà la prima regione a 5 stelle d Italia”.
“Noi siamo nati con un progetto di democrazia partecipata. Messinese da sindaco dovrà chiedere a voi come spendere i soldi e avrà il movimento accanto. Il confronto con il sindaco? Noi ci confrontiamo con i cittadini che sono i nostri datori di lavoro”.
“Sventolano la presunta maggioranza in consiglio comunale”. Proprio il rivale dell’uscente Angelo Fasulo ha approfittato dell’occasione per rispondere alle polemiche successive al no al confronto pubblico organizzato dal consorzio Gela C’Entro. “La nostra azione quotidiana – ha ribadito – servirà a smentire tutti quelli che sventolano i numeri di una presunta maggioranza in consiglio comunale. Saremo noi a lasciare terreno fertile alle nuove generazioni”. Allo stesso tempo, in una lettera pubblica di risposta a quella recapitatagli dallo stesso Angelo Fasulo, Messinese ha ribadito la sua contrarietà a confronti pubblici “pilotati”, con regole e argomenti dettati dal rivale.
