Gela. Ha patteggiato la condanna a dieci mesi di reclusione. Si è concluso così il giudizio davanti al gup del tribunale di Agrigento, nei confronti di Vincenzo Brunco. Era accusato dell’omicidio colposo dell’autotrasportatore gelese Orazio Curvà. La vittima, insieme al figlio, si trovava in un’area di carico, a Ravanusa, per il trasporto di cereali. Brunco, titolare dell’area, mentre manovrava un trattore, travolse Curvà, causandogli ferite fatali. Arrivò ancora vivo all’ospedale di Licata, ma le sue condizioni pare fossero già critiche, soprattutto per le conseguenze interne riportate, con una grave emorragia. Gli investigatori, dopo il decesso, aprirono un’indagine, anche su volontà dei familiari dell’autotrasportatore, che hanno seguito le indagini e l’udienza preliminare, con l’avvocato Nicoletta Cauchi. Il gup e la procura agrigentina hanno accolto la richiesta di patteggiamento. Durante le indagini, emerse anche la violazione di misure di sicurezza nell’area di carico.
Brunco ha poi dato seguito alle sanzioni, versando le somme impostegli. Con il patteggiamento, si chiude il procedimento penale, ma la famiglia Curvà pare intenzionata a rivolgersi alla giustizia civile, anche per tentare di ottenere il riconoscimento di un diritto al risarcimento dei danni, per la gravissima perdita subita. La morte dell’autotrasportatore, giunto a Ravanusa per lavoro, ha lasciato un vuoto enorme tra i suoi familiari.