Gela. Le associazioni di categoria sono sul piede di guerra. Sembra infatti che Asp in una riunione con il prefetto abbia detto formalmente che i 91 casi del 5 maggio non vanno considerati nel conteggio. Di conseguenza Gela oggi avrebbe 100 casi e non 190, sotto abbondantemente oltre il limite dei 180. Mancano i dati di oggi per chiudere gli ultimi 7 giorni. Ed allora perché questa proroga se i 91 casi non vanno conteggiati? Le associazioni datoriali incontreranno già pomeriggio il sindaco. Chiederanno di chiudere oggi la zona rossa con i dati già in possesso, e senza attendere altri due giorni che potrebbero invece rischiare di lasciarci in red zone.
La situazione è di alta tensione ed anche la nostra redazione è presa d’assalto da decine di telefonate di commercianti che minacciano di riaprire già domani.