Gela. Ha creato e adottato un metodo per arginare il fenomeno del bullismo a scuola, ottenendo risultati lusinghieri tra gli alunni dell’istituto che dirige: il plesso “Enrico Mattei”. Ieri, nel corso della prima delle due giornate del “Festival della legalità”, Agata Gueli, dirigente della scuola media di via Butera, ha tracciato il primo bilancio del “suo” metodo anti-bullismo. I numeri sono sorprendenti. I casi si sono quasi azzerati. “Avevamo individuato almeno otto bulli – ricorda la preside – dal prossimo anno scolastico partiremo praticamente da zero”. Quello che potrebbe essere ribattezzato come “metodo Gueli” è caratterizzato da piccoli ma puntuali nozioni. “Innanzitutto non dobbiamo dimenticare che parliamo di ragazzini – aggiunge la dirigente Agata Gueli – Per colmare eventuali carenze di affetto, tipiche di certi nuclei familiari disagiati, abbiamo garantito positività e amore. Altri interventi hanno permesso di accattivare il loro interesse, come l’ampliamento dell’offerta educativa della scuola con l’avvio di diversi laboratori gratuiti in orari extracurriculari”. Un ruolo importante l’ha avuto la presenza degli psicologi dello sportello Meter, avviato tra le quattro mura scolastiche della “Enrico Mattei” da Stefania Pagano. “Lo sportello di ascolto ha permesso di incontrare genitori e alunni in difficoltà – assicura Agata Gueli – La scuola si è attrezzata per garantire spazi ricreativi gratuito, colmando le probabili carenze che insistono nei quartieri periferici. Il docente Ottavio Duchetta ha effettuato corsi di musica popolare e di canto. Abbiamo avviato corsi di giornalismo, di teatro e di lingua”. Oggi, il plesso scolastico “Enrico Mattei” ospiterà l’incontro dibattito sulla legalità dal titolo “La Sicilia, terra irredimibile?”. Per l’occasione è prevista la presenza di Renzo Caponetti, presidente dell’associazione antiracket “Gaetano Giordano” e del magistrato Lara Seccacini, della procura della Repubblica presso il tribunale di Gela.