Area crisi, Lorefice: “Su Sin tutto fermo in Regione e per Gela-Siracusa mancano fondi”

 
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Lorefice in commissione

Gela. I ritardi e i mancati investimenti sono stati i tratti salienti, fino ad oggi, di quanto verificato in Senato sull’area di crisi complessa, istituita a seguito della riconversione green della raffineria Eni di contrada Piana del Signore e del protocollo di intesa del 2014. Anche questa mattina, i senatori della commissione industria hanno avuto modo di indagare le vicende piuttosto travagliate di uno strumento che avrebbe dovuto assicurare investimenti sul territorio, ma anche bonifiche e infrastrutture. Ad oggi, si è rivelato del tutto inefficace. In audizione, sono stati ascoltati i massimi dirigenti del Ministero della transizione ecologica (l’ex Ministero dell’ambiente) e di quello delle Infrastrutture. Ad “interrogare” i dirigenti, come già fatto anche nelle altre audizioni, c’era il senatore grillino Pietro Lorefice. Il quadro complessivo si conferma deficitario. “Il direttore generale del Ministero della transizione ecologica Giuseppe Lo Presti, che si occupa del settore del risanamento ambientale – dice il senatore – ha detto che la Regione, ad oggi, non ha ancora trasmesso gli atti della riperimetrazione del Sito di interesse nazionale. E’ veramente grave, perché nel Sin, così da avere i fondi per le bonifiche, vanno inserite le aree dei pozzi e quelle delle pipeline, ma anche l’ex discarica industriale Marabusca. Senza la trasmissione degli atti, però, il ministero non può procedere”. In municipio, la scorsa estate partirono le planimetrie aggiornate, su impulso del vicesindaco Terenziano Di Stefano, destinate alla Regione. Documentazione che però deve arrivare al ministero per avere lo sblocco dei fondi. Invece, come ha spiegato il direttore generale, pare che le carte siano ferme a Palermo e che la Regione non abbia dato seguito. La situazione non è delle migliori neanche rispetto ad infrastrutture viarie, quasi “eterne”, come la Siracusa-Gela. “Tanti, quasi periodicamente, vengono in città a farsi campagna elettorale sulla Siracusa-Gela, finalmente da completare. Invece – continua Lorefice – il dirigente del ministero che abbiano sentito in audizione, ha spiegato che per i lotti che riguardano il nostro territorio siamo ancora alla progettazione preliminare, ma quello che più colpisce è che ai tecnici del ministero non risultano fondi per finanziare quest’opera”.

Vuoti burocratici allarmanti, soprattutto perché l’indagine del Senato sta facendo emergere tutto ciò che non si è riuscito a concretizzare con strumenti già finanziati, sia dal governo nazionale che dalla Regione. Le audizioni in commissione proseguiranno, forse fino alla prossima settimana, mentre è già un dato di fatto che l’accordo di programma scadrà ad ottobre e c’è la necessità di rinnovarlo o di puntare su altri strumenti, come il Contratto istituzionale di sviluppo, per non perdere anche questi fondi. Toccherà ai senatori stilare una risoluzione finale e i dati ad oggi acquisiti segnalano enormi criticità, a tutti i livelli.

1 commento

  1. La SR-GELA potrebbe essere inserita nel Recovery Plan pero’ ci vogliono politici in gamba per fare questo è dubito che ce ne siano

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