Gela. Un totale di sette chilometri, in contrada Piana del Signore, destinati in gran parte al vincolo dell’esproprio e ad essere occupati dal terminale di connessione e da tre stazioni per le valvole di blocco del gasdotto Gela-Delimera, che congiungerà le sponde italiane a quelle maltesi. L’iter è in corso negli uffici del Ministero della transizione ecologica e le carte sono depositate anche in Comune, per l’eventuale presentazione di osservazioni. I sette chilometri su territorio locale sono gli unici onshore dell’intero progetto, almeno per la parte italiana. Il gasdotto rientra in un investimento del governo maltese, che punta ad avere un approvvigionamento che gli consenta di disporre di ingenti scorte di gas. Le prime procedure vennero avviate alcuni anni fa e il progetto va avanti, anche con l’intervento delle autorità italiane. A Piana del Signore, è previsto il terminale di connessione con la rete nazionale di Snam. Per il governo maltese, si tratta di un investimento strategico, mentre sul territorio locale le ricadute occupazionali o economiche, saranno ridotte al minimo. L’area locale individuata è a ridosso della zona protetta Biviere. E’ stato pubblicato l’elenco di tutte le aree che saranno sottoposte ad esproprio o che comunque rimarranno temporaneamente occupate.
Al ministero sono in atto le verifiche sulla conformità urbanistica, che poi serviranno all’approvazione del progetto. Lo scorso anno l’ufficio del Mediatore europeo ha bocciato i criteri che hanno condotto la Commissione Ue ad inserire i progetti sul gas nell’elenco di quelli di interesse comunitario, sottoposti a regimi più snelli e di favore, anche sul piano burocratico. Sul territorio italiano, in base all’elenco reso pubblico, sono in totale sei, compreso il gasdotto Gela-Malta. Il progetto maltese si regge su un investimento della società “Melita trans gas company”.
Per questi lavori di interesse nazionale, le autorizzazioni ministeriali e regionali, arrivano in fretta mentre per i lavori del porto subentra la burocrazia a rallentare tutto. Mah mi sorgono dubbi.
[…] Cingolani riconosca i propri limiti … Vale poi la pena sottolineare che nel frattempo sono già partiti gli espropri su sette chilometri del territorio gelese, che saranno occupati dal terminale di connessione e da […]