Gela. ll gioco delle parti. Chi farà alleanze o apparentamenti con i due candidati a sindaco al ballottaggio?
Il primo ad esprimersi è stato Maurizio Melfa, che appoggerà Domenico Messinese. «Ripartiamo da Zero – scrive Melfa – voterà il sindaco del Movimento 5 Stelle, Domenico Messinese, con il buon auspicio che la “sporca e incompetente” politica che negli ultimi vent’anni ha creato tanta disoccupazione nella nostra terra e che ha ridotto alla fame migliaia di gelesi cessi di esistere».
Pino Federico ha piazzato 2 consiglieri (Totò Scerra e Crocifisso Napolitano). “Lasceremo liberi i nostri elettori – dice – non siamo vicini a nessuno dei due candidati”.
Lucio Greco continuerà le sue battaglie sociali e in consiglio comunale può contare su 4 rappresentanti. Un distinguo però lo fa. “Tutto quello che ho esplicitato in campagna elettorale, nel nostro programma, con onestà intellettuale trova più affinità con i grillini. Da questo punto di vista si può aprire un confronto con entrambi i sindaci su questi temi (illuminazione pubblica, acqua, caso Eni, Agroverde, ambiente): come affrontarli, come risolverli. Noi ne discuteremo con una classe dirigente e candidati che hanno condiviso il mio progetto. Nei prossimi giorni faremo una scelta e decideremo serenamente cosa fare. La città per certi versi si è pronunciata per un cambiamento. Il sindaco uscente ne esce male. Chi non sa leggere questo segnale evidente deve riflettere e valutare meglio cosa scegliere”.
Peppe Di Dio si è sbilanciato.”So già cosa decideremo. Lasceremo liberi i nostri elettori. C’è una massa di elettori che crede in Peppe Di Dio e nel nostro programma. Il progetto però non c’è più. Io dico di scegliere coerentemente. Il mio giudizio su Fasulo è negativo. Lo confermo. Condivido tante cose del Movimento 5 Stelle, meno altre ma rappresentano il cambiamento. Ai miei elettori dico fate un esame di coscienza. Siete liberi di fare quello che ritenete più opportuno. Queste dono due candidature in antitesi. Rappresentano due mondi politici diversi. Noi una scelta politica la faremo ma non condizioneremo i nostri elettori”.
