Gela. Non ci sono possibilità di arrivare ad un’intesa, almeno fino ad ora. Anche l’incontro di oggi tra i sindacalisti di Filctem e Femca, le confederazioni di Cgil e Cisl e i rappresentanti dell’azienda, non ha dato esito nella vertenza dei lavoratori della Petroservices Mediterranea. L’azienda, che opera negli appalti di Enimed, ha scelto di concentrare le attività su altri siti, disponendo il trasferimento di tutto il personale, compreso quello locale. Rimangono in ballo i destini di otto lavoratori, che vedono dietro alla scelta aziendale, probabilmente il tentativo di spingerli a lasciare. I segretari provinciali di Filctem e Femaca, Gaetano Catania, Rosario Catalano e Francesco Emiliani, e i confederali Ignazio Giudice ed Emanuele Gallo, hanno deciso di indire altre quaranta ore di sciopero. Prosegue la mobilitazione dei lavoratori, che hanno già protestato davanti al sito Enimed, sulla Gela-Catania, mantenendo un presidio anche nei pressi della sede aziendale. Al momento, i cantieri dell’azienda in città sono fermi.
“La Petroservices Mediterranea, dopo ampio confronto ha precluso ogni possibilità di mantenere la base di Gela con i restanti otto lavoratori, nonostante la disponibilità da parte nostra – spiegano i sindacalisti – di rivedere gli accordi integrativi di secondo livello per un’ottimizzazione dei costi, valutare la fuoriuscita di alcuni lavoratori e l’eventuale riduzione per l’anno in corso della quattordicesima mensilità”. Neanche l’incontro in prefettura è servito a far avvicinare le parti e la protesta prosegue.