Gela. “Il sindaco dovrebbe chiedere aiuto alle istituzioni piuttosto che aprire scontri con tutti, anche con Asp”. Il consigliere comunale leghista Emanuele Alabiso, da poco nominato coordinatore cittadino del partito, delinea una situazione sempre più grave, soprattutto per gli effetti della pandemia. “Se il sindaco è troppo orgoglioso lo facciamo noi della Lega. Chiederemo aiuto alle istituzioni, anche a costo di manifestare davanti ai palazzi che contano. La città è, ormai, completamente allo sbando. In una Regione e in una nazione, dove la situazione va lentamente migliorando, noi andiamo controtendenza con una salita vertiginosa dei contagi che ci ha chiuso in una zona rossa senza intravedere spiragli, uccidendo definitivamente quelle attività commerciali che per decreto devono restare chiuse – dice Alabiso – il cittadino non rispetta le regole? Va controllato e multato”. Il leghista parla di controlli che non ci sono e della necessità di provvedimenti forti. “Dove sono le forze dell’ordine? Non ci sono. Abbiamo più volte chiesto che il sindaco utilizzasse la sua autorevolezza per andare nei tavoli del prefetto e del questore per chiedere l’aumento delle forze dell’ordine, esercito compreso, senza uscire da quelle stanze senza risultati. Siamo la città più grande della provincia, con il più alto tasso di criminalità, ma abbiamo meno della metà delle forze dell’ordine rispetto a Caltanissetta. Che ci diano una mano e poi se li riprenderanno. Questo è quello che ci si aspetta da un primo cittadino che dovrebbe avere a cuore la propria città, prendere decisioni drastiche, come chiudere le scuole, anche se bisogna avere l’ok dell’Asp, – dice ancora il consigliere – lo faccia, poi verrà qualche altro sopra di lui che imporrà la riapertura, a che serve avere un ruolo politico? Questo lo fa un commissario. Noi siamo sul territorio, conosciamo i problemi delle scuole e degli studenti, abbiamo noi il polso della situazione. Questo ci saremmo aspettati. Con Asp hanno un problema personale? Che ce lo dicano. La città non può permettersi di pagare un prezzo così alto”.
La Lega si dice disponibile a collaborare su questo fronte, anche se Alabiso esclude del tutto qualsiasi interlocuzione politica con l’amministrazione comunale. “Noi siamo pronti ad essere al suo fianco – conclude – purché si cerchi di fare il possibile per far ritornare questa città a vivere la normalità e dare modo ai commercianti, stremati, di mantenere le proprie attività”.