Gela. Lo scontro tra Asp e amministrazione comunale sulla gestione dell’emergenza sanitaria è ormai alla luce del sole. Il caso dei contagi nelle scuole, con un tracciamento quasi senza un vero filo conduttore, ha reso tutto molto più complicato. Ora, la vicenda finirà in consiglio comunale. Su iniziativa della grillina Virginia Farruggia, è stata depositata alla presidenza del consiglio comunale una richiesta di monotematico, tutto dedicato solo alla gestione dell’allerta pandemica. Una scelta condivisa dal Pd, ma anche da gruppi di maggioranza come “Una Buona Idea” e “Liberamente”, dai consiglieri Paola Giudice e Valeria Cacie e probabilmente le firme arriveranno anche da “Un’Altra Gela”. Un fronte ampio per tentare di avere spiegazioni su ciò che non sta funzionando per come avrebbe dovuto, in una città ancora sotto zona rossa. Il consiglio vuole risposte soprattutto dal management Asp. Ieri, Farruggia ha chiesto spiegazioni all’amministrazione comunale, nel corso del question time.
“E’ emerso che le competenze per determinate scelte non sono solamente dell’amministrazione ma sappiamo ormai perfettamente che serve il parere vincolante e obbligatorio prima di poter emettere un’ordinanza sulla chiusura delle scuole. Io ho ribadito il fatto che non chiediamo di chiudere le scuole a causa dei numeri che oggi non conosco e che non conosce neanche Asp, considerato che ha perso il tracciamento ma bisogna sbattere i pugni contro Asp per il fatto che abbia inviato le comunicazioni per l’isolamento obbligatorio con ritardi di dieci giorni. Questo avrebbe dovuto provocare una reazione da parte dell’amministrazione più determinata, cosa che non ho visto. Inoltre l’iniziativa che adesso si sta mettendo in campo con gli screening a turno per ogni istituto scolastico, che coincideranno con tre giorni di Dad per ogni istituto, non risolverà nulla – dice – perché lo screening fatto così a turni non può restituire una fotografia della situazione reale ed istantanea. Parliamo di uno screening che è iniziato il 3 maggio e finisce il 28 maggio e poi, il fatto di mettere la Dad in concomitanza del tampone e poi nei due giorni successivi in attesa del risultato non servirà a bloccare i contagi e quindi a cambiare la curva di diffusione del virus. La chiusura delle scuole fatta in questo modo non servirà a nessuno, è solo un contentino per calmare la protesta. Sulla vicenda hub vaccinale, l’assessore Malluzzo ha riferito che la prossima settimana verrà inaugurato. Già da ieri la protezione civile della Regione ha iniziato l’allestimento. Si faranno 800 vaccini al giorno. Ma alla domanda di quanta capacità vaccinale ci è stata concessa dalla Regione, prendiamo atto che sono stati previsti 2 mila vaccini per i due hub maggiori, Gela e Caltanissetta, suddivisi non per numero di utenti ma al 50 per cento. A parte, invece, è da considerare la quota concessa ai piccoli hub che continueranno a fare circa 150-200 vaccini al giorno”. Pochi vaccini e servizi sempre ai minimi, rafforzano la necessità che, oltre all’amministrazione comunale, sia direttamente Asp a dare spiegazioni.