Gela. Dovranno presentarsi davanti ai giudici del collegio penale del tribunale di Gela, a fine settembre. E’ stato disposto il rinvio a giudizio per i presunti fiancheggiatori del gruppo stiddaro, retto dai fratelli Di Giacomo. In totale, in questo filone investigativo, erano venticinque i coinvolti. Per gran parte di loro, al termine dell’indagine “Stella cadente”, non vennero emesse misure restrittive. La decisione è stata formalizzata dal gup del tribunale di Caltanissetta. Secondo i pm della Dda nissena, tutti avrebbero avuto un ruolo a supporto degli stiddari, anche per la fornitura di armi. Tra i coinvolti, c’è un dipendente comunale, poi sospeso con provvedimento di Palazzo di Città. Attualmente, è in corso un altro procedimento, davanti al collegio del tribunale di Gela, scaturito sempre dalla stessa indagine antimafia, e il gup del tribunale di Caltanissetta, in un ulteriore troncone, ha emesso pesanti condanne per i vertici stiddari, compreso Bruno Di Giacomo, considerato il nuovo reggente. L’udienza preliminare che è stata definita nelle scorse ore ha riguardato invece Francesco Oro, Gaetano Brosco, Francesco Carfì, Rocco Cinardi, Marco Gallo Cassarino, Luigi Garufo, Omar Sacco, Mirjan Ajdini, Nunzio Catalano, Laura Cosca, Giuseppe D’Antoni, Ciro Di Palma, Salvatore Esposito Ferrara, Luciano Guzzardi, Giuseppe La Cognata, Antonio Montana, Alessandro Pardo, Massimiliano Tomaselli, Vincenzo Tosto, Francesco Vizzini, Benedetto Giuseppe Curvà, Maria Cinardi, Giovanni Di Giacomo, Paolo Portelli e Michele Totaro.
Solo le difese di alcuni imputati hanno scelto la strada del rito abbreviato. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Santi Bologna. Il Comune, l’antiracket e la Fai, come fatto in altri tronconi del procedimento penale, avevano preannunciato la costituzione di parte civile. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Giovanna Cassarà, Davide Limoncello, Carmelo Tuccio, Nicoletta Cauchi, Giovanna Zappulla, Francesco Enia, Rocco Guarnaccia, Cristina Alfieri, Marco Terrasi, Salvatore Cavallaro, Vittorio Persavento, Claudio Cristofaro, Domenico Pelia, Matteo Anzalone, Vincenzo Giannone e Francesco Lumia.