Gela. La discarica privata di Lentini, di proprietà dell’azienda “Sicula trasporti”, è da mesi satura e non consente più il conferimento dei quantitativi previsti. Nel sito, arrivavano i rifiuti di oltre cento Comuni dell’isola. Uno stop che adesso tira in ballo anche la piattaforma pubblica di Timpazzo. Il caso l’hanno sollevato i grillini del Movimento cinquestelle all’Ars e il deputato Nuccio Di Paola ha chiesto in aula chiarimenti direttamente all’assessore all’energia Daniela Baglieri. L’esponente della giunta Musumeci ha confermato che “Sicula trasporti riuscirà a trasferire i conferimenti in alcune discariche pubbliche, vedi Gela”. Ha parlato di un’azione del governo Musumeci, che in questi anni ha creato un “bilanciamento tra impianti privati e pubblici”, “in un sistema oligopolistico”. Da qualche settimana, è in corso un confronto tra i vertici della Srr4, della controllata “Impianti Srr” e i responsabili del dipartimento regionale acqua e rifiuti. Sul tavolo, tra le altre cose, ci sono il nuovo impianto di compostaggio a Timpazzo e l’ampliamento della vasca, che prevede uno stanziamento da 15 milioni di euro. Di Paola è convinto che l’arrivo a Timpazzo dei rifiuti di “Sicula trasporti” metterà in crisi il sistema della piattaforma locale ma soprattutto rischia di “avere un impatto ambientale pesante”. Dopo quanto spiegato in aula, all’Assemblea regionale, ha deciso di chiedere un accesso agli atti. “Vanno verificati diversi aspetti, iniziando dai costi di conferimento e dai progetti per l’impiantistica – dice il deputato grillino – ormai è chiaro che il governo Musumeci non è riuscito a rendere autonomi i territori e gli ambiti. Timpazzo dovrebbe servire solo alle esigenze dei Comuni della Srr4 e non può essere usata per ricevere i conferimenti di più di cento Comuni dell’isola, anche se insieme ad altri siti siciliani, ancora non saturi. Il rischio ambientale è enorme e il territorio non avrà alcun ritorno”.
I grillini pensano “ad un’aula monotematica”, con una riunione dell’Ars solo dedicata al sistema rifiuti, in attesa di ricevere risposte dal governo e di capire cose ne sarà della piattaforma pubblica di Timpazzo, fino ad oggi mai toccata da un’eventuale saturazione.