Confusione tracciamenti, mamme pronte a denunciare

 
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Gela. Dad congelata, tracciamento dei positivi fuori controllo e notifiche di quarantena obbligatoria con ritardi anche di venti giorni. Sono queste le motivazioni della levata di scudi contro il manager dell’Asp di Caltanissetta mossa dal mondo della scuola. Secondo gli alunni e i loro familiari le scuole non sono più luoghi sicuri e rischiano di diventare veri e propri focolai. “Il diritto allo studio è importante, ma il diritto alla salute lo è ancor di più – dichiarano alcuni genitori – e in questo momento i nostri figli non sono al sicuro. I ragazzi voglio studiare ma come noi genitori pretendono l’attivazione della dad. L’Asp dice che tutto è sotto controllo – continuano – ma sotto controllo non c’è proprio nulla”.

Dalle accuse risulterebbero carenze preoccupanti sulla gestione della pandemia a scuola da parte dell’Asp cl2, del manager Alessandro Caltagirone, che invece ha sempre parlato di scuole sicure e servizio efficiente. Parole contestate anche dal consigliere del M5S, Virginia Farruggia, nella duplice veste di genitore e politico. “Attualmente la situazione è totalmente fuori controllo – afferma il consigliere, Virginia Farruggia – e la notifica di una quarantena obbligatoria recapitata dopo 20 giorni è prova tangibile che l’Asp piuttosto che contenere il virus ne sta solo facilitando la diffusione”. La protesta è sfociata oggi con uno sciopero che rischia di minare maggiormente i rapporti, già incrinati, tra amministrazione comunale e Asp, con l’annunciato coinvolgimento della Prefettura. “Tutti noi genitori pretendiamo sicurezza nelle scuole – sostengono i genitori – e crediamo che la dad, inizialmente anche di soli dieci giorni, sia la soluzione migliore per tentare di porre rimedio ad una tale situazione paradossale”.

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