Gela. L’assessore Cristian Malluzzo accusa il manager dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, di “rispondere in maniera vaga sulle responsabilità inerenti la chiusura delle scuole. Secondo l’amministrazione comunale, il direttore generale cercherebbe di “scaricare le colpe” di una gestione della pandemia che fa acqua da troppe parti, sull’amministrazione. “Siamo sempre stati in favore della collaborazione – spiega Malluzzo -, della sinergia e del dialogo, ma che adesso l’ASP vada in radio a rispondere in maniera vaga non è accettabile”.
“A questo gioco al massacro non ci stiamo più – incalza l’assessore – La stragrande maggioranza della popolazione scolastica vuole la DAD, le aule sono comunque vuote, e noi amministratori già dal 15 aprile eravamo pronti ad attivare la didattica a distanza per tutti, ma ad oggi, 29 aprile, non abbiamo il parere favorevole dell’Asp, che è, lo ricordiamo, obbligatorio e preventivo”.
Dal canto suo il sindaco sarebbe pronto a firmare l’ordinanza di chiusura ma “quando avrà sulla sua scrivania il documento con quel parere – sottolinea Malluzzo – Qualcuno ha volutamente creato una enorme confusione, quando sarebbe bastato che l’Asp ci mandasse una mail mettendo per iscritto che, analizzati i numeri, era il caso di chiudere le scuole. Invece, nonostante tre note inviate dal sindaco dal 15 al 23 aprile, ci è stato ripetuto che la situazione era sotto controllo, che i dati erano certificati e attendibili e che non c’erano i numeri per chiudere. Affermazioni reiterate anche durante l’incontro del 27 aprile in Prefettura.
Quindi, l’ing. Caltagirone parli in modo chiaro. I loro ritardi nelle comunicazioni sono denunciati da una intera popolazione, non solo dal sindaco e dai dirigenti scolastici”.
L’assessore Malluzzo passa al contrattacco evidenziando che “nonostante gli sforzi e il grande lavoro portato avanti da tutto il personale, manchi una cabina di regia capace di mettere i vari settori in comunicazione tra di loro – dice Malluzzo -. Il dipartimento di prevenzione, infatti, su indicazione dell’assessorato regionale alla sanità, è quello che materialmente deve monitorare l’andamento della situazione nelle scuole, e poi comunicarlo per le relative decisioni. Purtroppo, però, ci sono delle evidenti difficoltà, e sarebbe più apprezzabile se, invece di negarlo, ci dicessero che si sta lavorando per risolvere i problemi. Il sindaco sta cercando solo di fare il suo dovere in un labirinto fatto di leggi, ordinanze, delibere, circolari e regolamenti. Sulle competenze e sui passaggi istituzionali non si scherza”.