Gela. Alle parole hanno fatto seguito i fatti.
Sono state recapitate le prime lettere di preavviso di licenziamento al personale infermieristico assunto dall’Azienda sanitaria provinciale con contratto a tempo determinato. Il provvedimento regionale ha colpito il punto nascita. La prima a farne le spese è un’ostetrica. Il suo contratto scadrà ufficialmente il 15 giugno. Entro fine giugno il numero dei dipendenti che rischiano il licenziamento potrebbe lievitare a trenta. Si tratta di operatori professionali in forza per il presidio ospedaliero ormai da tre anni. “In reparto rimarranno solo nove unità – sottolinea Giuseppe Provinzano – L’organico di Ostetricia e ginecologia era sottodimensionato per la mole di lavoro. Il pericolo sarà non solo a garantire le ferie estive al personale ma, soprattutto, i livelli minimi assistenziali. Siamo preoccupati nonostante l’apertura mostrata dal management dell’Asp – conclude Provinzano – Si sono resi disponibili ma spetta al Governo regionale validare una eventuale proroga dei contratti”. A lanciare l’allarme era stato Osvaldo Barba, coordinatore regionale Nursind, che ieri ha incontrato il management al completo retto da Carmelo Iacono, e composto dai due direttori Marcella Santino (Sanitario) e Alessandro Mazzara (Amministrativo). Era presente anche Teresa Gallotta, responsabile dell'ufficio del personale. “La proroga dei contratti al personale sanitario – dice Barba – può essere decisa solo dall'assessorato regionale alla Salute. La settimana scorsa, il presidente della regione Rosario Crocetta, durante una visita in città, presso il teatro Eschilo, si era reso disponibile a discutere della problematica mettendo a disposizione la sua segreteria nella persona di Nelli Scilabra. Chiederemo con urgenza un tavolo tecnico a palazzo d'Orléans”.