Gela. Non ci sarà alcuna chiusura delle scuole e l’Asp ha ribadito, anche davanti al prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, che gli istituti della città non sono a rischio. Al vertice, chiesto dai confederali di Cgil, Cisl e Uil e dalle categorie, hanno partecipato i manager Asp e il sindaco Lucio Greco. In una nota diffusa da Palazzo di Città si spiega che “le scuole restano aperte. Dati alla mano, l’azienda sanitaria è stata categorica nel ribadire che i numeri dell’emergenza, per quel che riguarda le scuole, sebbene non siano da sottovalutare, non sono così gravi da richiedere la chiusura dei plessi e la dad per tutti. Le lezioni, pertanto, nonostante la zona rossa, continueranno in presenza, perchè, è stato detto espressamente, non ci sono le basi numeriche, scientifiche, sanitarie e normative per chiudere e fare ricorso alla dad al cento per cento”. Greco, dopo aver battagliato verbalmente con i componenti della commissione consiliare sanità, fermi nel richiedere lo stop alle lezioni in presenza, ora sembra convinto proprio da questa linea, visto che i casi di positività al Covid nelle scuole si sono moltiplicati.
“Sono rammaricato – ha detto dopo la riunione Greco – perchè, facendomi portavoce delle istanze dei dirigenti scolastici e delle preoccupazioni dei genitori degli alunni, che condivido in toto, sono andato a Caltanissetta proprio per chiedere la chiusura delle scuole, almeno per una settimana, e un contemporaneo screening a tappeto. Asp e prefettura, però, hanno rimarcato che il diritto allo studio deve andare di pari passo con il diritto alla salute e che, al momento, grazie ai provvedimenti assunti e a tutti i ragazzi e i docenti posti in quarantena, le scuole sono sicure. La decisione della prefettura è di sanificare, secondo un calendario che si sta predisponendo, tutti i trentacinque plessi gelesi, quattro o cinque per volta, e contemporaneamente di avviare uno screening della popolazione scolastica a campione”.