“Mi ha rubato anche il telefono”, colpi proibiti in chiesa: assolti una Rmi e un sacerdote

 
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Gela. Lei l’accusava di averle rubato anche il telefono cellulare e, nonostante la mediazione di un sacerdote, il diverbio si sarebbe trasformato in un confronto molto acceso.

La denuncia della collega. Alla fine, però, è arrivata l’assoluzione per don Lillo Di Gregorio, parroco a San Domenico Savio, e per Grazia Corfù, una lavoratrice del reddito minimo d’inserimento. Erano accusati di minacce e ingiurie. A denunciarli fu proprio una collega dell’imputata, costituitasi parte civile con l’avvocato Lia Comandatore. La donna ammise di essere stata derubata, probabilmente proprio dalla collega finita a giudizio che avrebbe approfittato di un suo malore. Il parroco cercò di farle riappacificare ma partì lo scontro. I legali di difesa, gli avvocati Giovanni Cannizzaro e Rochelio Pizzardi sono riusciti a dimostrare l’estraneità ai fatti di entrambi gli imputati. Alla fine, il giudice di pace ha accolto la loro linea. La lavoratrice finita a giudizio denunciò, negli scorsi mesi, di aver subito una serie di avances dall’ex presidente del consiglio comunale.

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