Gela. Una riunione d’urgenza si è tenuta in municipio ad inizio settimana. Tecnici comunali e amministrazione hanno valutato diversi aspetti legati alle autorizzazioni per i lavori a terra del progetto “Argo-Cassiopea” di Eni, quello che assorbe la fetta principale degli investimenti della multinazionale, in base al protocollo di intensa del 2014. Il nodo principale passa dalla competenza sul rilascio delle autorizzazioni e dai tempi necessari. Per l’amministrazione comunale, come ha spiegato al tavolo l’assessore allo sviluppo economico Terenziano Di Stefano, bisogna fare in fretta, anche per evitare contraccolpi sulla tempistica dei lavori e del relativo investimento dell’azienda. Sul rilascio autorizzativo dovrebbe comunque avere l’ultima parola l’ufficio regionale che a livello locale è gestito dalla Lipu. “I lavori da effettuare ricadono in aree di vincolo e quindi il parere va chiesto a questo ufficio, che dovrà valutare, come accade per tutti gli altri progetti, anche non di Eni – dice Emilio Giudice che si occupa di coordinare le attività istruttorie e di verifica per conto della Regione – non capisco quale possa essere il problema. Noi cerchiamo solo di far rispettare le norme previste dalla disciplina in materia. Lo facciamo con tutte le aziende o con i privati che intendano effettuare lavori in aree sottoposte a vincoli. Una grande azienda non dovrebbe porsi alcun problema, purché vengano rispettate tutte le prescrizioni. I tempi? Porto avanti un ufficio senza personale e cerco di dare risposte, in tempi celeri, a tutte le istanze. Le verifiche però vanno condotte, anche se avevo già segnalato il progetto come uno degli esempi non positivi”. A Palazzo di Città, però, si punta ad evitare che possano volerci tempi troppo lunghi.
“Io ho i miei dubbi che anche per questo tipo di lavori si debba passare dall’ufficio periferico della Regione – dice Di Stefano – in ogni caso, spero che ogni valutazione venga condotta nell’arco davvero di pochi giorni. Non possiamo permetterci ritardi, per un investimento così importante sul territorio”. La base a terra del progetto “Argo-Cassiopea” è un investimento atteso da anni, che sulla tempistica ha anche risentito degli slittamenti dovuti all’emergenza pandemica. Anche i sindacati del settore lo considerano strategico, anzitutto in termini occupazionali.