Gela. Il giro d’affari che ruota intorno alla gestione dei minori allontanati dalle famiglie d’origine e i tanti corto circuiti giudiziari che, spesso, danneggiano i bambini. Il circuito…minorile. L’avvocato Giacomo Ventura, presidente della locale camera penale Eschilo, ha commentato i passi più salienti del libro inchiesta “Mamma ti prego portami via!”, scritto dal giornalista Gaetano Amoruso. Il legale, partendo proprio dal saggio, ha ripercosso le tappe salienti di una legislazione che, nella maggior parte dei casi, trascura un’esigenza primaria: la tutela dei bambini. “Non dimentichiamo – ha detto davanti agli intervenuti alla presentazione – che secondo le convenzioni internazionali bambino è colui che non ha ancora raggiunto i diciotto anni. Per la legislazione si è bambini da 0 a 18 anni”. Spese sempre più esose per finanziare comunità e strutture protette che ospitano i minori allontanati dalle famiglie d’origine e un tessuto, compreso quello dei servizi sociali, tutt’altro che avveduto.
L’alienazione genitoriale. Fattori messi in luce nel libro di Amoruso e che l’avvocato Ventura ha analizzato senza, però, tralasciare la “guerra familiare” che spesso esplode quando a contendersi i bambini sono gli ex coniugi. “La sindrome da alienazione genitoriale – ha spiegato – è un fenomeno studiato da psicologi e psichiatri. Si tratta di uno spaccato di ciò che può subire un minore conteso. Un bambino, così, si trova davanti a genitori, oramai separati, che gli impongono il disprezzo quasi assoluto per l’ex partner. Capita sia alle madri sia ai padri ma a subire tutte le conseguenze sono minori che continueranno a portarne i segni anche in età adulta. Addirittura, oggi i tribunali impongono l’allontanamento del bambino sottoposto a condotte che possano ingenerare questa sindrome”.