Gela. L’aumento costante dei contagi da Covid in città e la conseguenza estrema della zona rossa, che scatterà da domani, altro non sono che gli effetti di condotte “dolose”. Il consigliere comunale Gabriele Pellegrino mette da parte il clima di “pace politica”, che spesso si è accompagnato all’emergenza sanitaria, e chiama alle loro responsabilità sia il sindaco Lucio Greco che i vertici di Asp. Per Pellegrino, quanto sta accadendo in città è il risultato di interventi di prevenzione che non si sono mai concretizzati, ma anche di scelte sbagliate, come mantenere aperte le scuole. Anche i controlli latitano e la situazione generale è sfuggita di mano. “C’è una profonda verità che questo tempo ci ha svelato, Asp e il primo cittadino hanno trattato il tema dei contagi procrastinandone l’emergenza di volta in volta. Questo tempo ci spiega le inadeguatezze di Asp e del sindaco che, simbioticamente, ognuno mettendo in campo la propria inadeguatezza, sono specchio una dell’altra. Dispiace rilevare – dice Pellegrino – che a pagarne il prezzo sia un’intera città con contagi in aumento e un sistema Asp già compromesso, per natura, nella sua capacità organizzativa. Dispiace notare inoltre che il sindaco, benché si fregi di essere ad ogni piè sospinto il garante della salute dei cittadini, di fatto si comporti come un garante parziale non prendendo l’unica decisione che occorrerebbe assumere, disporre la chiusura delle scuole. È nelle scuole, ora, che il virus circola senza controllo con più di quaranta classi in quarantena e sono quelle stesse scuole che il sindaco, in modo sconsiderato, lascia che restino aperte, a tutto danno della salute che lui si fregia di tutelare. A questo si aggiungano i controlli fantasma da lui sempre sbandierati, ma mai visti in città se non per riempire le sue sterili dichiarazioni. Mentiva sapendo di mentire”. Il consigliere di opposizione non dimentica neanche le dure parole dei mesi scorsi del sindaco Greco, che denunciò condotte non in linea con le misure restrittive, puntando il dito verso le famiglie, anche degli stessi alunni.
“L’Asp, dal canto suo, nella fredda conta dei numeri dei contagiati che emana, dolosamente tace sulla pericolosità della decisione di lasciare le scuole aperte con ciò divenendo complice di decisioni scellerate. Questo è il quadro crudo del momento che stiamo vivendo. Ricordo bene, ancora oggi, quando il sindaco ebbe a prendersela con un’intera città, intervistato da una rete televisiva nazionale, e i cittadini e quelle mamme hanno dovuto subire anche quell’umiliazione. Cosa dovrebbero dirle quelle madri, sindaco, soprattutto oggi che non tutela i loro figli? Cosa dovrebbero dirle i commercianti per l’ennesima volta vessati da altre restrizioni nel più totale caos organizzativo, programmatico, gestionale e politico? – attacca Pellegrino – cosa dovrebbero dire quelle madri e quei commercianti ad Asp che tratta la pandemia e i contagi in aumento, accomodata sul proprio atollo dorato, nella propria cabina di regia dalla quale, mamme e commercianti, loro malgrado, vengono vesti come piccolissimi? Come cavie da usare sperando che non si consumi il dramma”. Un intero sistema di amministrazione politica e sanitaria che secondo il consigliere continua a dimostrare falle enormi. “Con quale coraggio, oggi, Asp e sindaco, nella loro conclamata inadeguatezza, parlano di tutela della salute, se nessuno di loro mostra di tutelare qualcuno?”. Interrogativi pesanti, anche sul piano politico, in una città che si appresta ad una nuova “chiusura”.
Premesso che dal sindaco all ultimo consigliere di opposizione, per quello che hanno fatto ad oggi, in termini di risultati, e risoluzione di problemi cronici e non di questa città, non si può non affermare, l’inadeguatezza e la mediocrità di tutti i personaggi politici locali regionali nazionali ed internazionali.
Detto questo non posso non essere d accordo con quello detto da pellegrino
Che quanto meno ha le palle per dire quello che in moltissimi pensano,
Soprattutto su Asp i vertici e il sindaco