Gela. Il passaggio di “consegne” dalla Tekra alla “Impianti Srr”, che dovrà gestire il servizio rifiuti in house, è tenuto sotto stretta osservazione dai sindacati. La segreteria provinciale dell’Usb, con Luca Faraci, ha scritto a tutte le parti interessate e soprattutto alle istituzioni locali, alla deputazione regionale e al senatore Pietro Lorefice. Per l’Usb il confronto va trasferito da subito davanti al prefetto. Si teme infatti che possano esserci seri rischi per la stabilità occupazionale dei lavoratori attualmente impegnati nel servizio, in città e non solo. Il presupposto di partenza, si legge nella missiva Usb, deve essere il Contratto collettivo nazionale del settore. Secondo il sindacato, bisognerà valutare le posizioni non solo degli attuali dipendenti Tekra.
“Vi è, inoltre, la posizione di numerosi lavoratori ed ex dipendenti che sono in attesa di ottenere una sentenza definitiva circa la propria posizione occupazionale e che in caso di avvicendamento rischierebbero di essere tagliati fuori da un eventuale passaggio di cantiere. Infine vi è altresì la situazione degli ex lavoratori Tekra attualmente inseriti all’interno di un bacino occupazionale locale – si legge nella comunicazione – nei confronti dei quali è stato assunto l’impegno di una futura stabilizzazione anche per il tramite del riconoscimento di un’apposita clausola sociale”. Proprio sull’inquadramento del personale si sono mosse le perplessità amministrative maggiori sollevate dal Comune di Gela e da quello di Riesi, che in assemblea non hanno sostenuto il passaggio in house, ritenendo invece più sicuro, nel breve termine, procedere attraverso la gara “ponte” e la successiva procedura pluriennale.