Gela. Preoccupa, non poco, la presunta mancanza di tracciabilità dei soggetti positivi. Una carenza che rischia di compromettere l’iter delle linee guida comportamentali, dove sono sempre annoverate le imposizioni e la verifica al rispetto della quarantena per i contatti diretti di chi ha contratto il virus. Stamattina, l’esito del tampone è giunto poco dopo l’avvenuto decesso di un uomo di 63 anni. Si era recato in ospedale con evidenti sintomatologie influenzali, riconducibili alla Sars. Dalle prime indiscrezioni nella sua famiglia sarebbe stato il figlio, studente delle scuole superiori, a contrarre il covid ma, durante l’attesa dell’esito, sarebbero rimasti contagiati tutti i componenti del nucleo familiare. Per il malcapitato le complicazioni della polmonite interstiziale sono state devastanti, fino al decesso. I medici temono che la fragilità del 63enne fosse legata alla condizione di soggetto diabetico e cardiopatico. Stamattina, i sanitari dell’unità operativa di Rianimazione, non hanno potuto evitare l’arresto cardiaco mettendo la parola fine a tutti i tentativi messi in campo.
Positiva anche una donna con il suo piccolo di appena cinque mesi di vita.
Gli addetti ai lavori parlano di troppi pazienti asintomatici che si recano in ospedale con la saturazione bassa. La vicenda rischia di accendere i riflettori sulla gestione del covid, con particolare riferimento alla tracciatura dei famigliari dei positivi o di sospette varianti. Era stato Benedetto Trobia, responsabile Covid area sud per l’Asp di Caltanissetta, a parlare di attese di almeno tre giorni dal tampone all’esito.
Lo stesso Trobia ha ammesso che i tamponi vengono inviati nei laboratori di Caltanissetta dove, per processare una piastra che consente di analizzare fino a 94 soggetti, occorrono in media dalle 3 alle 4 ore. Il resto è tutto un valzer di competenze tra operatori, trasferimento a Caltanissetta, presa in carico dello Spemp e comunicazione. Tempi di attesa, a detta degli stessi operatori, diventati più lunghi anche se, conclude Trobia, “l’Asp di Caltanissetta registra tempi più rapidi rispetto alle altre province”.
Rimane la consapevolezza che Spemp attiva l’isolamento fiduciario solo se anche il molecolare dà esito positivo. Il tracciamento, solo in questa circostanza, prevede l’isolamento di tutti i conviventi e una comunicazione viene inviata alle forze dell’ordine.
AGGIORNAMENTO
Con una telefonata alla redazione la famiglia del malcapitato, questa mattina, ha comunicato che nessuno è risultato positivo al covid.
Per accorciare i tempi d’attesa anziché mettere della gente che già di suo rischia di suo visto il trasporto che avviene su gomma per portare i tamponi da processare a caltanissetta ,perché non processare i tamponi biomolecolari a GELA
avere un laboratorio in più nella provincia? Ma è possibile che bisogna centralizzare tutto al s.Elia
anche per i vaccini hub a caltanissetta, GELA in una seconda fase