Gela. Serve “un supplemento di trasparenza” sul trasporto disabili e solo in consiglio comunale, con una seduta monotematica, si potrà tentare di raggiungere l’obiettivo. Lo scrivono nove consiglieri che hanno deciso di inoltrare una richiesta di convocazione al presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. I consiglieri di Pd, Movimento cinquestelle, Avanti Gela, Fratelli d’Italia, Lega e l’indipendente Rosario Trainito, chiedono che l’amministrazione comunale riferisca in aula, dopo le ultime vibranti polemiche sul trasporto disabili e sul relativo regolamento. La commissione servizi sociali ha dovuto registrare anche le dimissioni di uno dei componenti, il consigliere di “Liberamente” Pierpaolo Grisanti e ci sono stati veri e propri scontri istituzionali. I consiglieri ritengono che vadano chiariti i troppi dubbi amministrativi che ancora pesano sull’intera materia. Così, nella richiesta, si fa riferimento alla mancata attuazione di norme cardine del regolamento del 2018, a partire dall’affidamento del servizio, ma anche alla convenzione che per cinque mesi aveva consentito il servizio di trasporto, attraverso l’Aias, che oggi invece non avrebbe i requisiti. Proprio dai vertici dell’Aias di contrada Borgo Manfria è ripartita la contesa sul trasporto disabili. L’associazione ha confermato che da maggio dovrà interrompere il trasporto verso il centro. E’ stato sottolineato che ad oggi non si è ancora provveduto all’affidamento della gara. La commissione servizi sociali e l’assessore Nadia Gnoffo hanno avviato un confronto e l’esponente della giunta, solo pochi giorni fa, rivolgendosi al Pd, ha fatto riferimento alla possibilità di una riunione di consiglio su questo tema. I dem hanno criticato la linea Gnoffo e quella dell’amministrazione, sul caso del trasporto disabili. Il segretario Guido Siragusa ha parlato di un regolamento mai applicato e di evidenti incongruenze del sistema.
Ora, gli stessi dem, l’opposizione di centrodestra, i grillini e Trainito attendono che il presidente Sammito fissi la seduta e il dibattito si preannuncia sicuramente teso e molto politico. Nelle ultime ore, l’avvocato Livio Aliotta, presidente della Consulta che raggruppa le associazioni a tutela dei diversamente abili, ha contestato ogni possibile “strumentalizzazione” politica.