Gela. Le relazioni sui disservizi idrici non sono ancora state trasmesse ai vertici dell’Ati, presieduta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. Neanche da Palazzo di Città hanno fatto pervenire indicazioni precise sulla situazione attuale del servizio idrico, che continua a generare inefficienze e proteste da parte degli utenti, costretti anche al pagamento di bollette sempre più salate. “Come Ati, abbiamo trasmesso una nota ai Comuni – spiega Conti – abbiamo concesso altri trenta giorni per trasmettere le relazioni”. Era stato soprattutto il sindaco Lucio Greco a chiedere, con insistenza, che l’Ati valutasse l’intera situazione, a partire da ciò che accade in città, dove tanti quartieri risentono periodicamente dei disservizi di Caltaqua. Proprio sulla base delle richieste di Greco, i vertici dell’Ati hanno chiesto a tutti i Comuni di fornire una relazione dettagliata. In base a ciò che verrà segnalato dai Comuni, l’Autorità territoriale idrica potrà eventualmente anche sanzionare il gestore e chiedere il rispetto del contratto di servizio. Il materiale, però, non è ancora stato trasmesso. Ad inizio settimana, i rappresentanti dell’Ati hanno avuto un incontro, in remoto, con il nuovo assessore regionale all’energia Daniela Baglieri. “Abbiamo sollecitato l’emissione dei decreti per gli investimenti previsti – spiega ancora Conti – c’è la piena disponibilità da parte della Regione e dello stesso assessore. Sono investimenti fondamentali per intervenire sulla rete idrica e sul sistema di depurazione. A questo punto, i primi decreti di finanziamento dovrebbero essere sbloccati a breve”. L’ammontare complessivo si aggira intorno ai sessanta milioni di euro, di parte pubblica, e nell’elenco ci sono diversi investimenti che riguardano il territorio del Comune di Gela.
Sarà però fondamentale, anzitutto, tentare di adeguare il servizio. In città, si susseguono le segnalazioni per carenze idriche e per forniture che non ci sono oppure si rivelano inadeguate. Il sindaco Lucio Greco, nelle scorse settimane, ha sollevato nuovamente il caso, ma all’Ati attendono la relazione dettagliata.