Gela. Come segnalato ieri da questa testata, in città il sistema delle vaccinazioni sta facendo registrare diverse disfunzioni. Nelle giornate che la Regione ha dedicato al cosiddetto “Open day”, consentendo la somministrazione anche senza prenotazione, per le fasce di età previste, si registrano disagi, code e lunghe attese, con le prenotazioni che segnano il passo. I componenti del comitato “Sos Vittorio Emanuele” si rivogono ai vertici di Asp. Questa mattina, ma anche ieri, sono intervenute le forze dell’ordine all’ex mattatoio, per evitare assembramenti. “Sono diverse le segnalazioni che ci sono pervenute già da ieri mattina, da parte di diversi utenti, relative a code sparse, disordinate, approssimative ed ulteriore confusione presso il nosocomio, dovute all’accavallamento di coloro che hanno risposto all’invito del governatore isolano, in aggiunta agli over 80 che si erano prenotati per la prima o la seconda dose di Pfizer. Ciononostante non si è intervenuto e lo stesso spettacolo indecoroso, di entità ancor maggiore, tanto da sollecitare la presenza di una volante della polizia a controllare eventuali assembramenti, si è verificato – fanno sapere dal comitato – stamane all’ex mattatoio con l’accavallamento di numerosi cittadini non prenotati, aggregatisi a quelli che erano già prenotati da tempo. Intanto, permane la problematica che coinvolge i soggetti fragili e con disabilità cronica. Da giorni registriamo continue lamentele dei cittadini sulle prenotazioni, sulle disfunzioni del sistema di prenotazione e di vaccinazione. Spesso si sono verificati casi di utenti fragili, che non risultano censiti come tali e non riescono a vaccinarsi. A quanto pare la criticità concerne l’incapacità del sistema ad associare le gravi patologie al codice fiscale dell’utente che intende prenotarsi. E ci duole, d’altra parte, segnalare il reiterarsi, dopo un anno di attività sui tamponi, di ritardi nella tempistica, sia nella comunicazione dell’entrata in quarantena dopo l’avvenuto contatto con il positivo, sia nella comunicazione dell’esito del tampone, sia nella comunicazione della chiusura della quarantena con ulteriore tampone da effettuare, specie in ambito scolastico, con diversi cittadini che ci riferiscono di sentirsi nella condizione di “ostaggi” dell’Asp”. Il comitato, coordinato da Luciana Carfì, Francesco Tilaro e Filippo Franzone, ritiene sia necessario un intervento drastico dei vertici Asp, ma anche dell’amministrazione comunale.
“In ospedale, in particolare, gli assembramenti sono continui, con enorme pericolosità di contagio per il personale medico ed ospedaliero e per i cittadini che si recano per le vaccinazioni e l’”Open day” sta aggravando la situazione, giacché non traspare evidenza di come direzione Asp e direzione ospedaliera stiano organizzando il tutto. Chiediamo, insomma, che presso i punti vaccinali del territorio, si possa arrivare al più presto ad un cambiamento di rotta ed a una efficacia del sistema vaccinale corredato dal raggiungimento dei risultati e soddisfazione per i cittadini. Al primo cittadino e all’assessore al ramo – aggiungono – pronti a polemizzare sugli inviti e il coinvolgimento nella presenza al collaudo dell’hub vaccinale al Palacossiga, chiediamo di premere affinché entri in funzione al più presto e di vigilare con la dovuta attenzione e solerzia sull’intera vicenda. Quel che maggiormente rileviamo, in definitiva, è proprio l’assenza di quella opportuna sinergia e positiva collaborazione tra le istituzioni, condizioni necessarie ai fini di una puntuale efficienza del processo vaccinale, nonché elementi imprescindibili in un percorso che partendo proprio dalla efficacia dei centri vaccinali sul territorio, possa arrivare al più presto all’immunizzazione dell’intera cittadinanza e alla sconfitta definitiva del virus”.