Gela. La decisione, come era quasi scontato, dovrebbe arrivare domani, nel corso dell’assemblea della Srr4, in seconda convocazione. La riunione fissata per oggi, in prima convocazione, era già stato preventivato che potesse non raggiungere le maggioranze necessarie, anche per impegni istituzionali di alcuni sindaci. Così, è stato. Tra ventiquattro ore, dovrebbe essere molto più chiaro il quadro complessivo, anche sul servizio rifiuti, che se verrà confermato il ribaltamento nel meccanismo di voto, dovrebbe aprire all’affidamento in house, direttamente alla controllata “Impianti Srr”. I sindaci dovranno pronunciarsi inoltre sui singoli lotti, a cominciare da quello di Gela, per il quale ad oggi non c’è mai stata nessuna offerta. Il sindaco Lucio Greco, negli scorsi mesi, come fatto negli altri Comuni dell’ambito, aveva firmato l’ennesima proroga in favore di Tekra, che scade a fine aprile. Sia l’avvocato che il sindaco di Riesi Salvatore Chiantia hanno sempre sostenuto la linea della gara “ponte”, in attesa di quella pluriennale. La strada del servizio in house, in questa fase, la considerano fin troppo complessa, anche per i possibili risvolti sugli equilibri dei Comuni. Conclusioni del tutto diverse, invece, sono state esposte dagli altri sindaci, che seguendo le indicazioni del presidente Srr Filippo Balbo e dei consulenti della società, hanno ritenuto di sostenere la soluzione dell’affidamento in house, senza passare da società private.
Balbo ha spiegato, tra le altre cose, di aver risposto ai quesiti avanzati dal Comune di Gela e domani dovrebbe arrivare una prima conclusione, in una strada mai tanto in salita. Da due anni, infatti, non si riesce ad affidare il servizio rifiuti, che la società campana Tekra gestisce in proroga fin dal 2014. Quello della gara è solo uno dei capitoli che i Comuni della Srr devono affrontare, in un settore sempre molto delicato e al centro dell’attenzione, anche per l’impiantistica.