Gela. “L’assessore Gnoffo dovrebbe rilasciare dichiarazioni più prudenti nei riguardi dell’Aias, che presiedo”. Anna Maria Longo, che è alla guida dell’associazione, si dice sorpresa dalla reazione dell’assessore, dopo la nota che Aias ha inoltrato a Palazzo di Città, nella quale si preannuncia il fermo del servizio di trasporto verso il centro di Borgo Manfria, per quegli utenti che “non hanno voluto aderire ad una delle modalità previste dall’avviso pubblico del 13 febbraio 2020, a firma dello stesso assessore ai servizi sociali, e che hanno volontariamente deciso di affidarsi al servizio di trasporto organizzato dall’Aias”. L’assessore, ieri in aula consiliare, ha anche precisato che ad oggi sono state espletate tre procedure di gara, senza esito. Ha però confermato che “Aias non ha i requisiti”. “Giova rammentare all’assessore che proprio l’assessorato da lei diretto, dal mese di luglio 2019 fino al mese di dicembre 2019 – dice ancora Longo – ha garantito il servizio stipulando apposita convenzione con l’Aias, che evidentemente era nelle condizioni previste dalla legge per poter svolgere il servizio di trasporto. Ad ogni buon conto, giusto per dare contezza di ciò di cui si parla, giova rappresentare che presso il centro di riabilitazione di Borgo Manfria, a fronte di un totale complessivo di 351 utenti, l’Aias ha garantito, e tutt’ora garantisce, il servizio a 132 assistiti che hanno inoltrato richiesta, con una media giornaliera di 80 soggetti trasportati giornalmente, e che sono 44 gli utenti, in base ai numeri del servizio sociale Aias, che hanno aderito ad una delle modalità previste dall’avviso pubblico del Comune”.
Il presidente dell’associazione non ha gradito il duro intervento dell’assessore e lo definisce “strumentale”, a fronte di “un mero dovere istituzionale di informare gli enti” rispetto alla sospensione del servizio.