“Spaccata” allla gioielleria “G&G”, uno dei coinvolti ammesso all’abbreviato

 
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Gela. La “spaccata” alla gioielleria “G&G”, in centro storico, fruttò un bottino di circa 40 mila euro, tra preziosi e monili in oro. I poliziotti del commissariato, lo scorso anno, arrestarono il venticinquenne Carmelo Martines e il trentanovenne Mirko Salvatore Rapisarda, che ha deciso di patteggiare. Ieri, il giudice Miriam D’Amore ha ammesso la richiesta di rito abbreviato formulata invece dalla difesa di Martines, sostenuta dall’avvocato Camelo Tuccio. In aula, si tornerà a giugno. Dopo l’arresto, il giovane fermato ammise i fatti e successivamente fu individuato come autore di un altro colpo ad una gioielleria, sempre in centro storico (agì sempre insieme ad altri complici).

I titolari della gioielleria “G&G”, “spaccata” dai due individuati dai poliziotti, sono parti civili nel procedimento. Si procederà separatamente, invece, per il titolare di un’altra rivendita, che è invece accusato di aver ricettato un anello, che pare provenisse dal colpo alla gioielleria di Palazzo Mattina.

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