Pressioni e minacce all’ex moglie, 48enne a processo: la donna denunciò tutto

 
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Gela. Due anni fa, l’ex moglie denunciò una serie di presunte vessazioni psicologiche e minacce, inducendo già allora il gip a disporre una misura restrittiva nei confronti dell’ex marito, un quarantottenne, che venne sottoposto al divieto di avvicinamento alla donna e alle figlie. Lei scelse di lasciare la città. L’uomo è finito a processo, davanti al giudice Eva Nicastro. Difeso dall’avvocato Salvo Macrì, è chiamato a rispondere delle presunte pressioni psicologiche, che avrebbe esercitato anche telefonicamente. Per gli inquirenti, le contestazioni sarebbero confermate da almeno quattro file audio, che riportano i contenuti di altrettanto telefonate. La difesa però mette in dubbio che quel materiale possa ritenersi ammissibile, anche perché non avrebbe un’origine certa. L’imputato, già in fase di indagini, ha sempre escluso di aver mai minacciato l’ex consorte, che è parte civile nel procedimento, con l’avvocato Vittorio Giardino.

In aula, sono stati sentiti un ispettore di polizia, che si occupò del caso dopo la denuncia, e la madre della donna. Hanno riposto alle domande dei legali di parte e del pm Gesualda Perspicace. Nuovi testimoni verranno ascoltati nel corso delle prossime udienze.

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