Gela. Nell’arco di poche ore, un ampio tratto del lungomare Federico II di Svevia è stato letteralmente invaso da rifiuti di ogni tipo, soprattutto bottiglie e bicchieri, probabilmente chiare tracce del consumo che hanno fatto i tanti clienti dei locali della zona, che in questo periodo possono effettuare solo vendita per asporto. Quella che dovrebbe essere una zona attrattiva e da tutelare al massimo, viene usata quasi come una discarica da chi consuma e lascia tutto in strada e sulle panchine, senza usare i cesti per la raccolta, che ci sono. Spesso è troppo facile concentrare le responsabilità sul servizio di raccolta dei rifiuti, ma dovrebbero essere anzitutto i cittadini a dare l’esempio.
La zona, nonostante le restrizioni di questi mesi, è sempre molto frequentata da giovani, da chi fa sport, ma anche da famiglie e bambini in cerca di spazi per giocare, a pochissima distanza dal mare. Invece, sistematicamente si trasforma in una pattumiera, tra le altre cose in mancanza di veri controlli e sanzioni.
Non voglio giustificare il gesto. Ma i secchioni sono un bene indispensabile .
BUONGIORNO, DALLE VOSTRE IMMAGINI , IL PROBLEMA NON SONO I CITTADINI , MA IL LA QUANTITA’ DI CESTINI INSUFFICIENTI E IL SERVIZIO NON ADEGUATO.
AL LUNGOMARE I CESTINI DOVREBBERO ESSERE SVUOTATI A PIU’ RIPRESE , A MAGGIOR RAGIONE IN QUESTO MOMENTO IN CUI NON E’ POSSIBILE CONSUMARE ALL’INTERNO DEI LOCALI.
COSA DOVREBBERO FARE I CITTADINI CON I CESTINI STRAPIENI??
A VOI LA RISPOSTA…