Gela. Venne arrestato con l’accusa di spacciare marijuana a Caposoprano. La droga veniva nascosta tra i cespugli di un’area verde prima di essere piazzata. Davanti al giudice Chiara Raffiotta, però, è finito a rispondere di falsa testimonianza. Si tratta del ventiquattrenne Giuseppe R. Secondo i magistrati della procura, avrebbe rilasciato false dichiarazioni in aula proprio in merito alla vicenda dello spaccio di marijuana. All’epoca dei fatti, venne arrestato insieme ad un coetaneo a conclusione di un’indagine condotta dai carabinieri. Il giovane è difeso dagli avvocati Francesco Enia e Lia Comandatore. Nel corso dell’udienza, ad essere sentito in qualità di testimone è stato proprio uno dei carabinieri che si occupò delle indagini. “La droga veniva nascosta tra i cespugli – ha ammesso – gli acquirenti erano giovani che frequentavano la zona di Caposoprano. Prima, c’era la consegna dei soldi e, poi, il passaggio della droga”.