Gela. Sui vincoli e sugli aspetti ambientali di progetti, anche molto importanti per consistenza economica, ci sono tanti particolari che bisogna valutare. A fare da fronte quasi unico è l’ufficio della Riserva Biviere, gestita dalla Lipu, che si occupa dell’istruttoria di dossier progettuali e tecnici, per il rilascio dei pareri. C’è un solo funzionario a valutare decine di richieste che affluiscono periodicamente. E’ evidente che il peso delle attività istruttorie non possa essere retto con risorse così limitate. Questa mattina, c’è stato un confronto, in remoto. L’amministrazione comunale, come è stato confermato dal sindaco Lucio Greco e dal vice Terenziano Di Stefano, sta per scrivere alla Regione. “Servono più operatori – dice Di Stefano – c’è bisogno di un potenziamento di questo ufficio, che è a tutti gli effetti una struttura distaccata della Regione. Un solo operatore non può svolgere ogni attività, compreso lo studio di pratiche molto complesse per progetti che ricadono in aree sottoposte a vincolo. La Regione deve prendere contezza del fatto che la superficie delle aree vincolate, sul territorio locale, è molto estesa. Non si può far pesare tutto su un’unica persona, che tra le altre cose deve occuparsi anche della gestione della Riserva Orientata. Le risorse sono fin troppo limitate”. Se da Palermo non dovessero arrivare risposte favorevoli, allora l’amministrazione comunale metterà a disposizione un gruppo di tecnici, eventualmente anche esterni. Greco e Di Stefano sono convinti che si debba rafforzare l’intera struttura. Questa mattina, c’è stato un incontro, in remoto, con il senatore grillino Pietro Lorefice, con Emilio Giudice (della Riserva Biviere che materialmente si occupa di istruire le pratiche per i pareri) e con il dirigente Emanuele Tuccio.
Allo stesso tempo si lavorerà ad un progetto per una piattaforma telematica, così da avviare un processo di digitalizzazione di tutti gli atti e della documentazione. Giudice da tempo chiede un rafforzamento e continua a lavorare su pratiche molto complesse, che necessitano di pareri. L’attività svolta è decisiva anche per il rispetto delle prescrizioni contenute nel piano di gestione e in quello di risanamento, che sono due punti normativi imprescindibili, spesso al centro di tante polemiche, con le istituzioni locali che ad oggi non hanno preso nella dovuta considerazione il ruolo dell’ufficio decentrato. Ora, sembra aprirsi un varco, anche se bisognerà attendere risultati concreti, a cominciare da più operatori che lavorino sulle tante pratiche, spesso per progetti produttivi di notevoli dimensioni. “Sembra che ci sia una valutazione complessiva da parte dell’amministrazione – dice Giudice – potrebbe essere un passo avanti”.